mercoledì 12 settembre 2012

It's just a see you soon!


Ho riso tanto scrivendo questo blog ma ho pianto ancora di più.
Paranoia acida non mi appartiene più. Contiene troppi pensieri. Possiede la me del passato, una me che non voglio più rivedere.
Troppe lacrime ho versato su questo blog e ora penso sia troppo inzuppato per poterci continuare a scrivere.
Ci incontreremo altrove ma qui non più.
Baci ma anche no 
Mia Samsa

venerdì 31 agosto 2012

Chook ha hae!

Oggi compio 22 puffolosi anni.
Non ho particolari desideri. Voglio solo continuare ad essere felice.
Happy Birthday Mia!

mercoledì 29 agosto 2012

Nitty gritty dirty little freaks

Non amo le mezze misure. Amo il bianco o il nero.
Se cambio colore passo dal nero al rosa. Se taglio i capelli passo da lunghi a corti.
Il mio cervello lavora veloce, mi da risposte immediate. Non esiste un "non so che fare" ma solo "vorrei ma non posso". Non devo pensarci, ho già pensato.
O è bianco o è nero. Il dubbio lo lascio a chi osserva le mie scelte.
Forse non pondero. Forse sono impulsiva e infantile. Forse sbaglio spesso. Forse sono talmente giovane da non sapere neanche dove sta il mio culo.
Non ho paura che la genti mi usi. Io in primis uso la gente. La uso per non annegare, per restare a galla e continuare a guardarmi allo specchio.
Non sono una buona amica né una brava figlia. Non sono la fidanzata ideale né la scopata perfetta.
Sono un accozzaglia di esperienze e vita tenute su col moccio della bimba dentro me.
Costruisco le mie convinzioni e ci vivo dentro. Sono arrogante, presuntuosa ed egocentrica. Sono di quelle che fanno parte della tua vita e che poi dimentichi.
Sono quella con un brutto sorriso che ride sempre. Quella con gli occhi lucidi che non piange mai.
Sono quella che: "Ma come? Hai i capelli rosa e sei pessimista?".

domenica 12 agosto 2012

Köszi palinka.

A me piacciono gli asiatici. Quando ne vedo uno mi perdo, se ha poi una maglietta con scollo a V è la fine. L'altra sera ballicchiavo sbronzerrima in un locale di Budapest quando un ragazzo passando mi urta.
"Sorry"
"Sorry"
Via di limoneeeeeeeee.
(la facilità con cui sto rimorchiando da un mese a questa parte mi sta spaventando.)
Più volte avevo provato nella mia impresa di unirmi carnalmente con un asiatico ma era sempre finita a colpi di lingua e casa non disponibile con conseguente fap-ppamento solitario di entrambi.
Invece l'altra sera si combina.
Ora mi sento di accertare due luoghi comuni sugli asiatici. Uno è la loro glabrezza. Me felice. Il secondo è quello di doversi munire di pinzetta e microscopio per intentare l'unione. Per essere specifici questo era della lunghezza del mio dito medio. Ed io sono nota per avere le mani piccole.
Il fatto che abiti in Norvegia è l'unico motivo per cui non ho ancora buttato nel pattume il suo numero di telefono.
Devo smetterla di bere palinka.

Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 26 luglio 2012

La mia parte riluttante.

L'altra me stasera non avrebbe dato il cinque alla ragazza tedesca. Non avrebbe tirato su i bordi dei jeans per provare la temperatura dell'acqua. Non si sarebbe tolta la maglietta, i pantaloni e la collana rimanendo solo con l'intimo. Non l'avrebbe fatto sopratutto di fronte al ragazzo che le piace così tanto. Non avrebbe gridato "UNO DUE TREEEEE" e non sarebbe saltata nell'acqua scura della notte olandese. Non avrebbe nuotato ammirando le meravigliose luci della città di fronte. Non avrebbe sguazzato in quell'acqua piena di alghe e non sarebbe uscita così facilmente e non sarebbe andata a cambiarsi i vestiti passando di fronte a tutti gli altri solo con un paio di mutande e un reggiseno.
L'altra me sarebbe restata lì in disparte a preoccuparsi della propria ciccetta e del freddo mentre pensava quanto avrebbe voluto tuffarsi.

Se voglio fare qualcosa la farò.


Baci ma anche no

martedì 10 luglio 2012

Alliolli, gentille Alliolli

Esperienze di vita considerevoli in questi 5 mesi in olanda. Cioè che ho imparato, so e ho vissuto in questa terra dimenticata dal sole.

- So capire senza girarle se le polpette/tortine/robapiattainpadella sono cotte sotto.
- Ho mangiato delle patatine avanzate in un locale da degli sconosciuti.
- Ho dormito in una stradina vicino Dam per la finale degli europei.
- Ho rivalutato dopo il punto successivo il dormire in stazione.
- Sonnecchiare in pieno postsbronza in stazione.
- Ho ricevuto un complimento per qualcosa che ho cucinato dal mio hostfather.
- Ho mangiato per la prima volta cibo realmente ungherese, spagnolo, chileno e surinamese.
- Ho scoperto dell'esistenza del Suriname.
- Sono stata ad un festival electro/house/quellarobadaggiovani e mi sono divertita.
- Ho cercato di abbordare un ragazzo per Consuelo. Con scarsi risultati.
- Sono stata sulla ricostruzione a scala naturale di un galeone del 17esimo secolo.
- Ho scoperto quanto è buono l'Alliolli.
- Ho visto un sacco di albe.
- Sono stata ad un BBQ vicino ad un canale che attraversa un bosco. Abbiamo anche fatto un falò.
- Ho conosciuto un sacco di persone diverse.
- Ho partecipato ad una festa nazionale dove tutti sono ubriachi senza vedere neanche una rissa.
- Ho spaccato del legno con un'ascia enorme.
- Ho capito quanto è buono il caffè italiano.
- Ho scoperto quanto può essere confortante l'idea che qualcuno i preoccupi per te.
- Non ho smesso di amare il riso basmati nonostante lo mangi tutte le sere.
- Ho dei vicini di casa che praticano rituali wodoo.
- I gatti non mi piacciono.
- Ho visto un sacco di tulipani e mi sono stupita della loro bellezza.
- Non è vero che con la birra non ci si sbronza.
- Ho pattinato su un canale ghiacciato.
- Mi sono divertita alla finale degli europei nonstante avessimo perso e fossi con soli spagnoli.
- Ho cominciato a mangiare pane e salame la mattina appena sveglia.
- Le sigarette preconfenzioanta ormai mi fanno schifo.
- Ho capito che l'Olanda non sarà la mia nuova terra.
- Io in Italia non so se ci voglio tornare. Forse sì. Forse no.
- Sono soddisfatta di aver visto un nuovo mondo. Una nuova me stessa.

Baci ma anche no

sabato 30 giugno 2012

Their tears are filling up their glasses

In tutto il becerume di facebook ogni tanto salta fuori una riflessione interessante. Un mio contatto parlava degli europei e del massacro dei cani in Ucraina (aaah che sia una mezza bufala ancora nessuno l'ha capito ma sorvoliamo) e finisce la sua, becera, riflessione con:
"In un mondo in cui uccidono i bambini figuriamoci i cani. Purtroppo."
La verità di questa affermazione mi ha lasciato una profonda tristezza. Ogni tanto ci infervoriamo per le cose meno importanti o semplicemente alcuni orrori sono diventati talmente normali che neanche ci facciamo più caso.
Urliamo "che schifo" per dei cani uccisi ma per la guerra, la fame, le malattie e la violenza non abbiamo che una triste espressione rassegnata.

mercoledì 13 giugno 2012

Roll me in designer sheets.

C'è un tizio qui che ogni volta che beve mi fa battute dallo sfondo zozzo. Normalmente parliamo poco e nulla  quindi non abbiamo questa confidenza tale da permettergli di dire cose del genere.
La prima volta eravamo al parco e lui mentre camminavamo insieme mi fa:
"Tizia è imboscata con tizio, Caia è imboscata con Caio.... rimaniamo solo io e te Mia" sorrisone ammicante.
Faccio una delle mie espressioni perplesse e lascio correre.
Altra festa, il ragazzo mi invita a bere uno shot e mi spiega come fare:
"Prima lecchi la cannella, poi bevi e poi mordi l'arancia"
"Ok, capito"
"Vuoi che io lecchi la tua mano e tu la mia?"
"ahaha O__O"
Poco dopo alla stessa festa:
"Puoi andare a dormire nel letto di P**** non c'è nessuno. Al massimo dopo può arrivare qualcuno a farti compagnia"
Io lo guardo ancora una volta perplessa, la sua amica lo richiama imbarazzata.
Lo scorso week end invece è rimasto sul sobrio (non alcolicamente parlando neh):
Consuelo :"She always wants salami, but I dont'..."
D. "Yeah I know why Mia likes salami! In Italy salami mea..."
Mia: "COME ON, D.! "

Considerando che da sobrio non ha mai detto nulla di simile. Direi che deve anche smetterla. O trombarmi. Come gli gira.


giovedì 7 giugno 2012

I'm sitting here in the boring room

A me piace sbucciare gli agrumi. Io mi metto lì e tolgo la buccia e tutta la pelle bianca. Tuttatutta. Impiego qualcosa come 30 minuti per un'arancia e 15 per un mandarino. Credo sia un problema patologico.
Io mi metto lì tranquilla e sbuccio finchè arriva qualcuno:
"Oh ma te la mangi o no quell'arancia?"
A quanto pare la gente viene urtata da questa mia mania. Loro non ci possono pensare che io perda tempo a togliere i filetti bianchi. Che poi il tempo lo tolgo alla mia vita mica alla loro! Perchè quindi devono rompermi l'anima? Loro ti spingono a mangiarti in fretta quell'arancia. Che sia mai scappi!
Così un giorno ero ad una festa e una ragazza mi offre la metà del suo mandarino. Comincio a sbucciarlo un po' nascosta ma la ragazza mi guarda. Piglio il mandarino e me lo ficco in bocca con tutte le pellicine. Mastico lentamente. Oh non ci riesco. Mi urta troppo mangiarlo così, non me lo gusto.
Il punto è:
- Io sbuccio il cazzo di mandarino senza darti fastidio olfattivo/uditivo e impiegando il mio tempo
- Tu mi rompi il cazzo chiedendomi di fare qualcosa che va a darmi fastidio.
Perchè? Perchè? Perchè?
Perchè la gente si sente in dovere di dirmi di mangiare in fretta l'arancia? Se una cosa mi rende felice senza danneggiare evidentemente nessuno perchè tu me lo devi impedire?

martedì 15 maggio 2012

Will I be pretty? Will I be rich?

La dura vita in Ollàllànda.
Il  1° giugno sarò a casuccia per il week-end. Al mio ritorno in Ollàllànda dovrò dire a Madres se ho intenzione di restare o meno. Il mio programma era di restare fino a fine luglio, quando loro hanno programmato le vacanze, ma poi mi hanno chiesto se voglio rimanere. Giorno dopo giorno sempre più pressantemente (che io pensavo di aver inventato or ora questa parola ma il dizionario Hoelpi online dice che esiste per davverodavvero. Grammar-nazi venite in mio soccorso.) mi chiedevano se avessi deciso. Per evitare l'ansia ho fissato la data della decisione al mio ritorno dall'italia. Non che questo abbia scoraggiato Madre dal pressarmi con robe tipo "Ma in percentuale quanto vorresti restare. 70? 85?" Cipolla?! Sta di fatto che non so cosa fare. Livelli di schizofrenia mai toccati dai tempi di Biscotto. Ogni 5 minuti cambio idea. Il punto è che non voglio restare qua in Olanda ma mi dispiace lasciare la mia famigliola. In questo ultimo periodo noto che le bimbe si sono affezionate molto.
Sorellas Braciolas, che all'inizio mi tirava calci, ora mi sorride. Così all'improvviso. La cosa è inquietante. Secondo me in realtà sta progettando qualcosa. Anche il gatto di casa progetta qualcosa, lo sento. I gatti sono persone orribili.
Ho anche trovato delle ragazze con cui mi trovo benissimo.
Però mi manca "casa". Mi manca parlare italiano con un sacco di parolacce.  Mi manca mangiare alle 8. Mi manca uscire con i miei amici. Mi manca la mia privacy perchè nonostante mi trovi bene non sono completamente a mio agio.
Mi manca un cazzo di computer come DioOrsettoGommoso comanda. Che possibilmente non cerchi di decollare facendo un rumore infernale.
Ecco.
Non so che fare.



venerdì 11 maggio 2012

At first they * afraid, they * petrified,

Prima poi arriva. Aaah se arriva! Tu cerchi di evitarlo ma nulla! Il tuo cervello assorbe, capta gli stimoli esterni e tac! Senza preavviso accade.
Sei a cena con la tua famiglia alla pari e una delle bimbe chiede un tovagliolo. Tu distrattamente lo prendi e glielo porgi continuando a mangiare.
Senti all'improvviso silenzio e gli occhi puntati su di te. Nell'aria percepisci stupore e terrore.
La pupa ha parlato olandese. Io ho capito qualcosa in olandese, senza sforzo. Mentre ero distratta.
E loro fingono di essere contenti ma in realtà sono terrorizzati! Non sono più in salvo, ora capiscoooooo. L'era dello sparliamo di te in olandese tanto non capisci è finita, se mai fosse iniziata. 
Certo, io di olandese ancora non capisco una ceppa e solo ora, dopo soli 3 mesi, ho cominciato a dire "Dag" "Dank u veel"  e "alstublieft" ma loro non lo sanno o almeno non sanno ciò che capisco e cosa no. Muahahahahhahah.
Il regno del terrore di Mia è iniziato. Mettete in salvo i bambini, ella sta arrivando in groppa al suo fido "destriero". Ecco. 


Notare la faccia birichina.
Rotterdam :D














mercoledì 11 aprile 2012

Porque mi vida yo la prefiero vivir asi

Ma a voi risulta che ci sia ancora gente in spagna? No perchè a me sembra che siano tutti qui.
Qua non è possibile conoscere uno spagnolo. Minimo 5. Perchè loro si trovano a vicenda. Hanno, probabilmente, una sorta di radar trova compaesani.
Se sei in mezzo alla strada con uno spagnolo e stai parlando in inglese nel giro di cinque minuti ti ritrovi qualcuno alle spalle che ti chiede "Espana?". E viaaaa. Siamo tutti amici e fratelli diDdio.
A volte mi credo in Spagna. Attorno a me non sento una persona parlare inglese o un'altra lingua. Perchè se pure non sei spagnolo alla fine impari pure tu a parlarlo.
Ti verrà naturale dire "Vamos" e non "let's go". Gli spagnoli poi sono casinisti, dove ci sono loro c'è festa. Se in italia bere seduti in mezzo alla strada si chiama "barboneggiare come dei fottuti alcolisti" loro dicono che stanno facendo un "bottellion".
L'altra sera io e Consuelo, una spagnola che fa la au-pair nel mio stesso paese, ci siamo smezzate una bottiglia di vodka. L'abbiamo travasata nelle rispettive bottigliette da mezzolitro con un po' di Fanta e ci siamo seduto davanti ad un portono di fronte al locale dove stavano gli altri a ballare. Siamo entrate dentro solo un paio di volte per andare in bagno o per bere una birra e poi subito fuori a fumare e bere. Sarà anche perchè dentro il livello dello sbronzometro/troiaggine era a livelli massimi. Non potevi girarti un secondo che ti ritrovavi tutti a limonare fra loro o a ballare culo a culo. Io e Consuelo, togheter-alone, preferivamo unirici carnalmente alla vodka.
Dopo il locale, quando gli altri se ne erano andati a trombare in altri luoghi, ci siamo buttate su una panchina di Leidseplein, di fronte al coffeshop, a bere.
Essendo finita la fanta da mischiare con la vodka, dannata altra spagnola che se l'è bevuta, andiamo a dormire da un amico di Consuelo. Spagnolo. Un tocco di figo che spero Consuelo si sia bombato durante la notte.
Il mattino seguente
"Abbiamo bevuto poco, manco mezze bottiglia di vodka"
prendiamo dalla mia borsa la vodka per mostrargliela. C'è rimasto un dito alla fine.
"Questo si chiama alcolismo, lo sai?"
"Non l'abbiamo finita perchè non c'era più fanta"
"Alcolismo, sì"
Il mattino dopo andiamo ad un bbq in Vondelpark. Organizzato da una spagnola perchè 3 suoi amici spagnoli venivano a trovarla.
"Mi chiamo asdfghjhgf però nessuno sa pronunciare il mio nome quindi chiamami all'inglese James"
"No, spè ripetimi il nome"
"asdfgsfggdf"
"Ho capito, piacere James"

Ogni volta che mi presento
"I'm ***"
"oh como estas?"
"Bien but I'm italian"
"Oh you have a spanish name... do you know it?"
E così ho cominciato a presentarmi dicendo il mio nome e "I'm not spanish".

Quindi mi trovo in Olanda in una famiglia mezza sud americana con le bimbe che mi parlano spagnolo e gli amici di famiglia pure.
I vicini pensano che sono spagnola quindi mi salutano con "hola". Una delle ragazze con cui ho stretto di più amicizia è spagnola così spesso capita che lei si dimentichi che sono italiana e si rivolge a me nella sua lingua.
Alla fine ho deciso di approfittarne e imparare lo spagnolo che tanto l'olandese non credo mi servirà mai in vita mia a meno che non mi voglia trasferire qua. Cosa che credo sia improbabile. Non mi trasferirei mai in un posto dove devo pagare per pisciare, con tutta la birra che bevo poi.

martedì 20 marzo 2012

So you better sober up for just a second

Stamattina appena fuori casa c'è stato un incidente. Non ho capito molto bene le dinamiche ma credo che qualcuno sia stato investito da un bus.
Per portare le bimbe a scuola devo attraversare una strada che è solo per i pullman e la polizia. Ogni volta che  ne passa uno il semaforo pedonale diventa rosso e comincia a suonare. Gli autobus non si fermano, vanno velocissimo.
Probabilmente chi è stato investito pensava di poter attraversare prima che passasse. O forse era troppo vicina al ciglio della strada, basta un passo di troppo qui per essere investiti. La madre mi ha detto che a quanto pare è morta la persona,
Stamattina così attraversavo quella strada che pullulava di macchine della polizia, ambulanze e bambini che andavano a scuola.
A sinistra la morte e a destra la vita. Potevi nettamente distinguerle girando la testa, prima da una parte e poi dall'altra.
Non per i bimbi però. Per loro non c'era differenza.

Baci ma anche no



lunedì 5 marzo 2012

Let me guide you to the A'dam Rain

Ieri ho fatto la turista ad Amsterdam. Il giorno prima ero andata con Nick, ragazzo che già conoscevo in Italia incontrato in un pub di A'dam una sera per caso, a Rotterdam. Avendo fatto il biglietto weekend, e avendo pagato 34 euri di biglietto, e avendo io le braccine corte, ho deciso di sfruttare l'occasione e andare a farmi un giro ad Amsterdam.
Ancora morta dal giorno prima decido, appena arrivata in stazione, di mandare affanculo il mio tour preparato a casa e andare dove mi portavano le gambe. Ispirata da un edificio in lontananza mi avvio in quella direzione e cammino fra le stradine e i canali.
Un canale a caso in giro per A'dam


 Ad un certo punto decido di tornare al mio intinerario e prendo la mappa. Tecnicamente è facile ma praticamente giro a vuoto per mezzora cercando la casa di Anna Frank. Dopo un'ora la trovo e comincia a piovere. La fila fuori svolta l'angolo, smadonno e decido di proseguire oltre. Mi avvio verso il centro e due ragazzi mi chiedono dove sta la casa di Anna Frank e io, con tutto l'astio possibile di una che ha passato un'ora a cercarla, dico "Dritto a destra".
Chiesa vicino alla casa di Anna Frank.

Faccio lo slalom fra turisti burini italiani che gridano in mezzo alla strada. Uno sta piantato in mezzo al negozio "Scusa..." "Ah soRRi, soRRi!" ma vabbè, ti sto parlando in Italiano razza di cretino e mi rispondi in inglese!
Vado verso le viuzze dove c'è il Red Light District. La via è un susseguirsi di Coffee Shop, negozi di souvenir/funghi e negozio di vestiti.
"Wooooh Mum! MUM! The magic Mushrooms!"
"Yeah, for special soup..."
Dice una madre che cerca di rendere innocenti i funghetti allucinogeni al figlio piccino che sa già leggere.
Mi fa strano entrare in un negozio e incontrare due turisti che chiedono informazioni alla commessa su gli effetti di un certo tipo di fungo. E ancora più strano è stato arrivare nella famiglia e scoprire che il padre fuma marijuana regolarmente. Devi abbandonare quell'idea per cui la droga è illegale e quindi roba da scapestrati e alternativi.

Arrivata nel quartiere a luci rosse mi faccio un giro su e giù. Essendo primo pomeriggio in vetrina ci sono quasi solo gli scarti. Signore di mezza età e ragazze volgari e sfatte.
Molte parlano al telefono, alcune sono sedute scomposte e con aria annoiata masticano una cicca. Mi chiedo se riescano a fare davvero affari ponendosi in quel modo.
Qualche signore di mezza età si ferma a parlare con loro e a concordare il prezzo, vederlo fare alla luce del giorno è un po' squallido. Forse devo tornarci di sera dove le luci rosse rendono tutto magico e bello.
Sta di fatto che potrei farla pure io la ragazza in vetrina, ho visto delle cozze che non vi dico.
Nel quartiere a luci rosse qualsiasi siano i tuoi gusti sessuali c'è qualcosa per te. Si va dal sesso normale al fetish, dal gay alle vere e proprie deviazioni (2girls1cupdocet). Le ragazze vengono da tutto il mondo, trovi asiatiche, bionde tinte, donne anziane e donne rifatte da capo a piedi.
Ci sono un sacco di negozi dedicati all'erotismo con dei vibratori che, ragazze, vi giuro non sapreste dove infilarveli.
C'è pure un negozio che vende solo condom. Ne hanno di tutti i tipi, da quello a forma di Big Ben di Londra a quello in maglia di ferro. Quello con la punta con l'orsetto, la bambolina e i monumenti. E i più normali colorati, fluorescenti e a gusti particolari.
C'è da dire che il Red Light District è bello esteticamente. Se vieni dal centro credo sia uno dei primi canali che puoi costeggiare. Ovviamente è vietato fare foto, un po' perchè le ragazze che ci sono lì vengono ad A'dam "per studiare" e un po' perchè alcune sono lì non legalmente. Sta di fatto che i papponi se ti vedono fare foto ti distruggono la macchina senza se e senza ma.

Dopo il quartiere a luci rosse ho proseguito per il centro che è sempre fatto di coffee shop, suouvenir e vestiti. Sono entrata nei negozietti di seconda mano dove trovi gli scarti degli anni 80. Vestiti pieni di lustrini e foulard ricamati con texture atroci. Scavando però si trovano cose carine.
Entro in un negozio gothic/alternativo. "Hallo" mi dice una ragazza appena entro sorridendomi, scopro non essere la proprietaria ma semplicemente una ragazza amica che sta lì con il fidanzato a chiacchierare.
Esco fuori e vedo un vecchietto ebreo che mi indica e dice qualcosa "What?", punta i miei capelli "Mooi!" "Ooooh thank youuuuu". E così scopro che pure i vecchietti ebrei amano i miei capelli fuxia (Mooi è "bello" in olandese).
Mi avvio verso la casa di Rembrandt e trove delle panchine che danno dritto sul canale. Mi fermo a fumare una sigaretta e penso quanto sia figo il fatto che io sia seduta a A'dam a sfumacchiare.

Arrivo alla casa di Rembrandt ma è ormai tardi e non ho voglia di entrare e pagare 8euri. Faccio un paio di foto alla casa e al Rembrandt Corner e faccio per andarmene quando vedo una scritta che mi strappa un sorriso.
Intanto è tutto il pomeriggio che piove. Quella pioggerellina cagacazzo che da solo fastidio. Decido di tornarmene a casa. Ovviamente nell'esatto momento in cui mi avvio verso la stazione smette di piovere.
Arrivo ad Almere e vado a prendere la mia bici per tornarmene a casa. Ricomincia a piovere, fanculo.



giovedì 1 marzo 2012

Mia, per l'amor di Dio, fermati!

Oggi ho avuto la prima crisi "voglio tornare a casa". C'è da dire che questa è una settimana difficile, le pupettes sono in vacanza e io devo stare con loro tutto il giorno. Padres è via per lavoro e quindi le bimbe sono ancora più scazzate del solito. Era andata bene fino a mezzora fa. Mi sono svegliata, mi sono fatta il caffè e stavo andando di sopra per dare alla pupettes un biscotto al cioccolato che avevo comprato per me. Cioè i MIEI biscotti. Volevo fare una cosa carina, no? Al che vado di sopra dove stanno facendo colazione, mi appoggio al letto e la piccola fa "Naaaaau" e fa per tirarmi un calcio. Non ci ho visto più. Non ho neanche tentato di spiegargli che non volevo farle vestire o chissà cosa ma solo dare loro un biscotto. Un fottuto biscotto! Avrei dovuto capirlo mesi fa che nella mia vita i biscotti non portano mai nulla di buono!
Sono corsa di sotto e mi sono messa a piangere. Mi sentivo un sacco Magda di Bianco rosso e Verdone. Non ce la faccio piùùùùù, mi dicevo. In realtà credo che accada a chiunque vada all'estero. Nel momento in cui qualcosa va male ti dici che vuoi tornartene a casa. Nel momento esatto in cui ti metti a piangere ti viene anche la nostalgia di casa. Io non l'avevo ancora sentita la nostalgia dell'Italia. Solo ogni tanto, la sera, mentre ero fuori a fumare alzavo gli occhi al cielo e vedevo un aereo passare sulla mia testa e questo mi faceva pensare a casa. Mi chiedevo "Magari quell'aereo va a Milano".
Il punto, credo, è che io ho bisogno dei miei spazi. Necessito di alcune ore libere al giorno in cui fare ciò che voglio. In questi giorni non ne ho e quindi vivo male la cosa. Per esempio oggi dovrei andare a comprare il tabacco ma Madres torna alle 6 e a quell'ora i negozi sono già chiusi. Quindi mi sa che mi tocca inventarmi qualcosa tipo "Andiamo al parco a giocare" e poi passare a prendere le sigarette dal tabaccaio lì vicino.
Il problema è poi la piccola. La sorellina grande mi da anche una mano quando vede che SorellasBraciolas fa i capricci. La GrandesPupettas è tranquilla, non da fastidio, se le dico di vestirsi si veste. SorellasBraciolas invece è un piccolo demonio dittatore con il "naaaaau" (no) sempre pronto per qualsiasi cosa. Credo sia lo scotto da pagare quando vizi i tuoi figli. Se uno è un po' più scalmanato del solito ti esce fuori un dittatore se lo vizi.
E è andata bene fino ad ora, eh. Fortunatamente so come distrarre i bambini. L'altro giorno ho bruciato i panini e ho dovuto raschiare la parte bruciacchiata. SorellasBraciaolas già da lontano diceva che schifo. Così ho disegnato due faccine sorridenti con il Ketchup e la Maionese e via, si sono dimenticate del panino raschiato.
Alla fine ho deciso che sabato vado ad Amsterdam a vedere qualche museo e vaffanculo. Se trovo qualcuno venerdì sera meglio ancora.
Ho semplicemente bisogno di contatti umani. Ieri era stata pure una giornata faticosa ma poi la sera ho parlato una mezzora con Madres e tutto è andato a posto.
Quindi nulla. Fortuna è arrivata la prima crisi. Cominciava a farmi un po' paura il fatto di non averne ancora avute. Oggi mi faccio i capelli ciclamino e il mio mondo avrà una cornice rosa che non potrà non risollevarmi il morale.

sabato 25 febbraio 2012

L'apprendista barbona.

Voi lo conoscete l'apprendista librario? Il blog intendo. Beh ha scritto un libro, autoprodotto, e ora lo vende a tipo 3 euri. Che se ci pensate è una miseria povero ciccio. Una miseria per quasi tutti noi ma non per una povera ragazzetta espatriata da meno di 3 settimane in olanda con qualcosa come 5 euro nella postepay e la coscienza di non avere la più pallida idea di come si ricarica all'estero. La disperazione si stava impossessando di me quando sul sito leggo "Scopri come averlo gratis". Cartelloni stile Las Vegas appaiono nella mia mente "GRATIS DIN DIN DIN GRAAAATIS DIN DIN DIN". "Che devo fare? Tieni, questa è mia madre, sa cucinare eh!"
"Scrivere un post sul blog"
"Ah, vabbè comunque te la cedo comunque, è un po' nervosa perchè sono via però fa una parmigiana di melanzane che, amico...."
"Metti la copertina e il link alla pagina per comprarlo"
"Aaah del tipo, io ce l'ho gratis ma tu che mi leggi vai a comprarlo. RAZZA DI SFIGATO!".
Quindi sono qui, perchè sono una barbona senza dindini e perchè io davvero lo volevo leggere! Che poi se non lo conoscete ora conoscetelo.
Scemate a parte, sono anni che seguo questo blog e l'ho fin da subito trovato brillante e fresco (dio, mi sento una di quelle sciroccate che recensiscono libri scrausi su riviste per donnette). Fa spisciare. Va meglio così?
Se volete comprarlo a 2.99 euri (2.99! Vallà è anche lui uno di quelli che cerca di gabbarci con i 9 cent!) andate qua: L'apprendista Libraio.

Se invece volete ricaricarmi la postepay mandatemi un messaggio in privato, no maniaci e sciacquette, che vi do i dati.
Grazie per l'attenzione. Sosteniamo un giovane blogger e una giovane barbona che cerca di risparmiare 3 euri. Dank U veel!

Baci ma anche no
Mia "l'olandese" Samsa

lunedì 20 febbraio 2012

Microcervello in pappa

Ogni volta che scrivevo un post succedeva qualcosa e così mi dicevo "domani lo scrivo aggiornato" e poi.... però ormai domani saranno due settimane che sono qua in Olanda e mi sono  fatta un'idea.
Com'è 'sta Olanda? Qua sono strani. Cioè devi pagare 50 cent. ogni volta che usi i bagni pubblici. Se siete come me che quando bevete la birra viaaaa di toilette rassegnatevi a spendere un capitale in servizi.
Nei bagni dei treni puoi mangiarci sopra. E sono aggratis. Mica come trenitalia che una volta uscito sei fortunato se non ti sei beccato almeno 8 malattie veneree. Poi qua i wc sono strani, non vi spiego perchè, sappiate che sono strani.
Le biciclette hanno il potere su tutto e tutti, loro non devono fermarsi un solo secondo tranne per i bus. Per il resto sono liberi di investire i pedoni e far fare incidenti alle macchine. E poi le macchine! Se ti vedono per strada si fermano e ti fanno attraversare! Anche se sono in curva e te vorresti farli passare. I semafori durano qualcosa come venti secondi e non diventi vecchio prima di passare.
Alle 6 in italia si sente odore di soffritto, qua alle 4 odore di zuppa e di spezie. Si mangia alle 6 e dopo quest'ora tutto è chiuso qua. Alle 9 di sera per me è già tardi e mi dico "alle 10 a dormire!" che in italia alle 10 finivo di mangiare.
In Almere ci sono un sacco di negozi, è una sorta di centro commerciale a cielo aperto. C'è il Mc Donald, Burger King e pure KFC. E Febo, che è una catena che hanno qua di cibo veloce. Non ci sono i bar come in Italia. Dove ti fermi a bere un caffettino veloce. Il caffè qui è rigorosamente lungo e fatto del 85% di acqua sporca.
Qui si mangiucchia all'una e solo la sera si fa un pranzo come si deve. Da quanto ho capito mangiano zuppa e roba così qua ma non so dirvi molto perchè la famiglia dove sto è per metà sudamericana e per metà del Suriname (di cui ignoravo l'esistenza fino a due settimane fa).
Il tempo è sminchio. Il mattino magari c'è il sole e il pomeriggio grandina. Fa freddo ma non tantissimo più di Milano solo che qui hanno il vento che ti fa venire quelle adorabili piaghe sulle nocche. Mi tocca cospargermi di crema idratante tutti i giorni. Dopo mi viene voglia di buttarmi in padella e provare a friggermi.
La au-pair prima di me mi ha messo in contatto con un ragazzo italiano che fa l'EVS qui e così ho conosciuto dei ciofani che mi hanno invitato a cena. Il ragazzo italiano mi ha anche fatto vedere Amsterdam, e non sono stata in un coffeeshop!!, e la sera siamo stati in un locale a bere con altri ragazzi. Mentre ero lì pensavo "Poccchamiseria che figata. Sono qui che parlo con ragazzi proveniente da tutto il mondo mentre bevo birra e mi diverto! Wohooo". Per la maggiore sono spagnoli e i ragazzi ho deciso si chiameranno tutti Juan come il primo che ho conosciuto. Io con i nomi non ci so proprio fare.
Ora sono in fase occhi a cuoricino ma appena mi adatterò ricomincerò a scrivere con frequenza. Poi c'ho sto mini piccì che mi sta proprio sul culo e mi fa passare la voglia di scrivere. Ecco. Ora vado alla ricerca di mascarpone e savojardi che domani è il compleanno della pupettas e volevo farle il tiramisù. La famiglia è fighissima e molto openmind. Stranamente apprezzano il cibo che cucino, questo vuol dire che se mi impegno so cucinare. Oppure mangianto talmente da schifo che la mia sbobba sembra buonissima. Non l'ho ancora capito.
I ragazzi che ho conosciuto sono divertenti e amichevoli. Il posto è carino. Sono stata fortunata, suppongo.
Questa settimana sarei dovuta andare al carnevale di Mastricht ma mi è venuta la febbre, ovviamente. Spero di rifarmi settimana prossima che fanno una festa in una città qua vicino. Stay tuned!!!
Ah, se scrivo a cazzo e in modo non comprensibile è perchè mi ritrovo a sentire/parlare 4 lingue diverse e c'ho il microcervello in pappa. Perdonoh!

Baci ma anche no
Mia, l'olandese, Samsa

martedì 7 febbraio 2012

Di me ti parleran i meravigliosi Tulipan

 Domani a quest'ora starò sonnecchiando in una casetta olandese. Non ho molto da dire in realtà ma ci tenevo a fare un ultimo post dall'Italia.
Domani sarà la giornata delle prime volte.
Prenderò l'aereo da sola per la prima volta. Andrò all'estero da sola per la prima volta. Sarà fuori di casa da sola per la prima volta. Che direte "Sei in una famiglia" ma non è la stessa cosa. Dovrò occuparmi delle pupe e dei piccoli lavori di casa, avrò delle responsabilità. Roba che io a casa mia manco faccio il letto.
Non sono mai stata lontano dai miei cari prima di oggi. Sono spaventa. Ogni tanto mi viene da piangere. Quando ho realizzato che davvero sarei andata in Olanda mi sono messa a piangere dalla felicità. Non mi era mai successo prima.
È stata dura in questi anni e lo sarà ancora per i miei che rimarrano qui. Nonostante spesso li odi non posso che ringraziarli. Anche se i mezzi economici sono davvero pochi mi hanno accontentata. Per un po' di tempo non dovrò pensare a nulla se non a me e alle cose che ho da fare. Niente ansia nè frustrazioni.
Ho salutato tutti, chi dal vivo e chi virtualmente, e sono pronta. Cioè devo ancora finire la fottuta valigia però pisssicologicamente sono pronta. Forse. Ecco. Eh.
Continuerò a scrivere sia qui che su twitter. Non vi libererete di me manco per un cazzo.
Vado a saltellare con un paio di zoccoli in un campo di tulli-tulli-tullipaaaan.


mercoledì 1 febbraio 2012

On bed of nails she makes me wait

Lasciare qualcuno non è semplice. Comporta delle responsabilità e pure del coraggio. Se lo fai non puoi avere debolezze. Non si può indugiare quando ferisci una persona. È come la differenza fra strappare un cerotto lentamente o in un colpo solo.
A volte c'è chi decide di strappare ma lascia un brandello del cerotto. C'è chi strappa via tutto e poi cerca di riattacarlo come era prima, ma la colla spesso non è più forte come prima. C'è chi da un primo strappo e poi lentamente va avanti e ogni tanto riappiccica qualche pezzetto in una sorta di tela di Penolope infinita fatta di disfacimenti e rifacimenti in attesa di convincersi del da farsi.
È quasi impossibile lasciare senza ferire e quando lo fai devi essere certo di non voler tornare indietro. Se lo fai non dovresti permetterti di tornare sui tuoi passi. Che non vuol dire tornare insieme ma anche semplicemente facendo sapere per vie traverse o diretta che il pensierò c'è. Che ti manca o che ti sei reso conto che ti piace ancora.
Chi, con leggerezza, continua a sfregare sale sulle ferite non merita che pensieri negativi. Non c'è da comprenderli o da capirli, nonostante io li capisca e li comprenda per davvero. Giocare incoscientemente con qualcosa che sai sarà pericoloso fingendo di ignorare il rischio è infantile. Come i bambini che giocano sui muretti, sanno benissimo che si possono far male ma fanno finta di nulla. Come chi beve e guida. Chi tira lo schiaffo e poi si sorprende di non ricevere una carezza in cambio.

"Perdonami".
Stocazzo.

Baci ma anche no

lunedì 30 gennaio 2012

Desideri e speranze in confezione spray.

Io trovo umiliante che alcuni youtuber abbiano opportunità senza merito. Sarò sincera e potrò passare anche per invidiosa ma tanto che sono acida lo sanno tutti.
A me sta sul culo che gente nota per fare video scemi su YouTube si metta a fare film, radio o scrivere libri. Sopratutto se poi li vedi e ti accorgi che sono dei fottuti impediti.

Guru del make-up che aprono dei blog in cui  scrivono recensioni imbarazzanti! In un italiano pessimo e di una banalità esagerata.
Eppure hanno il loro nutrito gruppo di seguaci ad applaudirli. Ma un bel par di cazzi!
Se un blogger dopo anni di carriera riesce a pubblicare un libro buono sono contenta. Se è un idiota mi girano i coglioni.
E voi direte che la colpa non è  loro ma del mercato e blablabla. Sì ma il mercato lo mandiamo avanti noi. Noi cretini che ci sintonizziamo e supportiamo uno che in mezzora di programma radiofonico passa 25 minuti a dire "ehm".
E se poi la loro qualità dei video cala mi passa pure la voglia di vederli in ciò che davvero sono bravi. Prendete, a caso, un ragazzo molto divertente che fa video e raggiunge la popolarità. Comincia a partecipare a film terribili, serie tv spacciate per autoprodotte che poi non lo sono, programmi radio imbarazzanti e scrive libri che casualmente hanno lo stesso titolo dell'ultimo film a cui ha partecipato. Contemporaneamente i suoi video youtube cominciano pure ad essere meno divertenti.
Se eri bravo a fare video perchè ti sei messo a fare altro, male, penalizzando l'unica cosa in cui eri davvero bravo? Direte che sarebbe stato scemo nel non cogliere l'opportunità? Probabile, ma almeno non avrebbe supportato questo scempio di società in cui basta farsi vedere per essere premiati. Dove la gavetta non conta un cazzo. La professionalità è un optional se fai ascolti.
Loro stanno solo dimostrando di essere ingordi, di fregarsene se fanno una pessima figura imbarcandosi in cose a loro sconosciute.
Noi stiamo dimostrando di essere scemi nel non renderci conto se sono persone talentuose o meno.
Seguo delle youtuber che scrivono blog fatti molto bene e se qualche giornale le contattasse sarei felice per loro senza "se" e senza "ma". In tutto questo post mi riferisco solo a chi è senza talento, ovviamente.
Come continuo a seguire chi i video su yt riesce a farli con lo stesso impegno di prima nonostante sia approdato anche su altri canali di intrattenimento (vedi ClioMakeup che nonostante gli altri impegni i video che fa migliorano di qualità giorno per giorno).
Lo sfogo finisce qui. Ringrazio iddio orsetto gommoso per non avere più ambizioni da scrittrice perchè altrimenti ora sarei qui con gli occhi iniettati di sangue.
E non capisco perchè vale insultare Fabio Volo che dalla tivì è arrivato a scrivere merda libri e se dico che Willwoosh è un "venduto" devo sentirmi dire "avresti fatto anche tu così".  Ecchisenefrega se l'avrei fatto pure io ma allora non insultate Fabio Volo se scrive libri del cazzo perchè ad avere l'opportunità avreste scritto libri di merda facendoli pagare 20 euri anche voi.

Baci ma anche no

venerdì 27 gennaio 2012

I don't know what I'm doin'

Ciao Coreeee, io parto per l'Olanda!

DicevoVi che volevo fare la ragazza au-pair e stavo cercando una famiglia... l'ho trovata.
Il 7 parto per Almere, una cittadina a 20 minuti da Amsterdam. Ho già prenotato il volo quindi ora non mi resta che preparare le valigie! Wohooo.
Andrò in una famiglia olandese di origini sudamericane. Inizialmente MadreAllaPari (da ora chiamata Madre AP) mi aveva contattato molto entusiasta ma poi si era resa conto di aver capito male. Lei cercava una persona che parlasse lo spagnolo e io l'unica cosa spagnola che ho è il nome.
Così i nostri contatti si conclusero quando un dì MadreAP mi manda un messaggio dicendo che il suo istinto di Madre, lo dico da madre e donna come direbbe la non amata D'Urso, le diceva che sarebbe andata bene lo stesso. Così ho accettato. Con le bambine parlerò italiano magari ficcandoci qualche esse quà e là per farle credere che parlo spagnolo.
"Alloras bambines, namos alla escolas?"
Potrei anche indossare un vestito da tangera, così per rendere più credibile la cosa.
"Sonos spagnolas bimbas, es tu che sei egnorantassssss olllèèèè"
MadreAP fa la commessa e nel tempo libero danza, dipinge e fa yoga.
PadreAP non ho capito che spacchio di lavoro fa ma nel tempo libero suona le conga e altre percussioni.
Padre uomo pratico dice che secondo lui questo è uno di quelli che si sbomballa di canne.
Le pupe sono due femminucce, piuttosto grandi. Ovviamente non ricordo l'età perchè la sciura  ha disattivato il profilo prima che riuscissi a segnarmi le cose. Però una delle pupe si chiama come Sorella Braciola, speriamo che questa non mi rubi il cibo però.
Vorrei portare un paio di regalini sia alle pupettes che ai genitoris. Suggerite se avete idee, please! Fra l'altro se regalo una statuetta del Duomo ai Genitoris la prendono come una minaccia?
Fra l'altro non so come farò entrare in 20 kg tutto ciò che mi serve. Probabilmente mi presenterò al check-in sottoforma di palla con 20 magliette, un paio di cappotti, 3/4 giacchette e una decina di 10 infilati tutti uno sopra l'altro.
"Palla di vestiti a chi? Sono ingrassata, mbè, che c'hai da guardà?"
Vorrei portarmi dei libri. Solo che non so decidere quali, devo farmi una lista con tutte le cose da portare.
Dino e Mary a Pasqua verranno a trovarmi, me felice! Se passate per Amsterdam chiamatemi pure voi, vi offro un caffè. Che per i prezzi che ho visto è come se vi offrissi la cena.
Vado a fare la lista. Se avete consigli commentate, cioè io non ho mai preso l'aereo da sola e non sono mai stata all'estero da sola quindi anche il più piccolo aiuto mi è utile!

Da ora in poi mi riferirò alla nuova famiglia con:
Genitoris: Genitori alla pari
Pupettes: Pupette figlie dei Genitoris
Madres: Madre alla pari
Padres: Padre alla pari
SorellasBraciolas: Pupetta 1 con il nome di Sorella
CamerierasDeKarenWalker: Pupetta 2 che mi ricorda Rosario di Will&Grace
Baci ma anche no

mercoledì 18 gennaio 2012

Pro-V ma non Pro-A(nimali)

Ieri stavo cenando quando ad un certo punto parte lo spot della Pantene. Inizialmente non ho prestato molta attenzione ma poi sento una voce "familiare" mi giro e chi vedo? La nostra Elisabetta Canalis che scuote sinuosamente i capelli e ammicca. Lo spot termina e appare la scritta enorme "P&G".
Che c'è di strano direte voi? Nulla se non fosse che la Canalis si fregia di aver posato per la PETA. Meglio nudi che con una pelliccia ma di lavarsi i capelli con prodotti sporchi di sangue fottecazzo!
Avendo un account twitter e non avendo paura di usarlo le faccio notare la cosa:


Prima le posto il link della pagina della PETA dove Pantente e P&G sono segnalate come marche che testano.
Lei mi rimanda ad un tweet dove dice: P&G e Pantene sono stati pioneri applicando il divieto in tutto il mondo dieci anni prima dei termini di legge. Se non e' sufficiente vi forniro' piu' dettagli.

Mentre aspetto i dettagli che vuole fornirci io faccio una cosa semplicissima. Vado sul sito della P&G e cerco notizie sulla compagnia. Loro mettono a disposizione un report molto completo dell'azienda datato 2009 in cui a pagina 27 e 67 si può leggere:
"Sometimes, to ensure that materials are safe and effective, we must conduct research involving animals."
Che se il mio inglese non fa proprio schifo significa che a volte per assicurarsi della sicurezza e dell'efficacia di un prodotto  loro conducono test che coinvolgono animali. Più avanti:
"Today, more than 99% of our safety assessments are done with alternatives."
Che a casa mia vuol dire che c'è un 1% dei prodotti che viene testato.

Il report è del 2009 ma l'unico disponibile sul sito dell'azienda. Dando anche per scontato che abbiano cessato gli esperimenti dal 2009 non vedo come la P&G abbia potuto applicare il divieto 10, DIECI, anni prima del decreto. (La Canalis fa riferimento alla UniPro che assicura che dal 2009 in europa non si possono vendere prodotti testati. Il problema è che P&G è statunitense e opera in più di 80 paesi, molti al di fuori dell'europa. Per approfondire vi rimando al sito del ministero della salute e a questo articolo di Consumo Consapevole che spiega perchè c'è ancora chi sperimenta anche in europa.)

Personalmente non sono una fan della Canalis (nel senso che mi è indifferente) ma immagino le centinaia di persone che la seguono e potrebbero fare il ragionamento Canalis posa per PETA= ama gli animali = I prodotti che publicizza sono sicuri.
Non è così. Questa è una presa per il culo al consumatore che si fida del testimonial.
Se P&G non testa vorrei dati certi e i famosi dettagli che lei possiede. Chiunque sia da anni impegnato nel consumo consapevole sa che P&G è uno delle bestie nere in quanto possiede molti marchi noti come: Dash, Ace gentile, Wella, Pantene, Max Factor, AZ, Pringles e le fragranze di Dolce&Gabbana, Valentino e Gucci. E questa è solo una parte, qui la lista completa.

La sperimentazione per fini cosmetici è qualcosa di cui non abbiamo bisogno. Qui non si salvano vite (vedi SA per scopi scientifici) ma si sfruttano animali solo per essere più belli. La mia bellezza non vale più di una vita di un animale e per quanto la Canalis sia una bellissima donna neanche la sua gnoccaggine vale la vita di un animale.

Attendo una risposta da Elisabetta. Che alla PETA siano un manico di idioti e lei ha ragione?
Baci ma anche no
Mia Samsa


giovedì 12 gennaio 2012

The Rocky Road To...

Ormai è da un anno che penso di andare all'estero per un po'. Ho valutato le varie possibilità dal lavorare e mantenersi in qualche capitale europea ai lavori stagionali in varie parti del globo.
Cercando nei meandri di internet vengo a conoscenza degli au-pair. I ragazzi alla pari sono dei giovani che si fanno ospitare in una famiglia straniera e che in cambio di vitto, alloggio e una paghetta settimanale si prendono cura dei loro pargoli e fanno piccoli lavoretti di casa.
Fin da subito mi è sembrata una cosa fighissima e lo è diventata ancora di più quando ho scoperto che la paghetta settimanale della famiglia è più alta di quella che mi danno i miei.
Non è un lavoro ovviamente. 300 euro al mese non si possono considerare uno stipendio ma sinceramente è più vantaggioso e sopratutto più dignitoso di un lavoro in un call center.
Così l'altro giorno mi sono attivata per poter cercare una famigliola. Ho scelto i paesi dove vorrei andare (Irlanda, Paesi Bassi, e Francia) e ho raccontato un po' di me. Ho piazziato un paio di foto con dei pupi et voilà.
Ho ricevuto alcune proposte ma non mi ispiravano molto (tutte in Francia), poco fa invece ho ricevuto una risposta ad una mia candidatura presso una famiglia Irlandese che mi ospiterebbe da Marzo. Sembrano carinissimi. E poi tutti i pupastri hanno i capelli rossi. Il che è un colpo basso data la mia passione spasmodica per i rossi.
Stay tuned! :D

Update: Sono in contatto anche con altre famiglie. Sto cercando di valutare al meglio tutto. Spero di riuscire a fare la scelta giusta. Per ora è Irlanda VS Olanda. I capelli rossi sono fighi ma l'arte fiamminga vince senza riserve.
Ari-stay-tuned!

Baci ma anche no

mercoledì 11 gennaio 2012

Mia, la gente está muy loca!

E comunque io non mi sono illusa. È che lui è stato una testa di cazzo, gli piacevo ma poi gli è passata solo che si è dimenticato di dirmelo.
Che poi è da ieri sera che mi chiedo che vuol dire. Cioè mi fa un sacco ridere l'idea che uno si dimentichi di dire una cosa del genere. Mi sento un po' Kevin di Mamma ho perso l'aereo.
"Oh cazzo ci siamo dimenticati Mia!" 
E poi mi ha mollata. Cioè, ok, non ho tanta esperienza in queste cose ma solitamente il mollare implica questa cosuccia, no? E quindi probabilmente ho smesso di piacergli prima. Il che però vuol dire che mentre mi diceva che gli piacevo in realtà non gli piacevo. E quindi io mi immagino lui che dice "Mi piaci" e poi dentro di se "D'oh. Vabbè dopo lo dico eh." "Mi piaci" "D'oh! Sono un minchia proprio" e così in loop.
Io l'avevo detto che la mia versione della storia era migliore!

Baci ma anche no 

martedì 10 gennaio 2012

Il sale della terra

Lei mi fissava. Era così bella vestita di bianco, i capelli lunghi raccolti di lato. Gli occhioni chiari incorniciati dal mascara.
Ero troppo lontano da lei ma ero sicura profumasse di fresco. Quel misto di ammorbidente  con una vaga scia dolce data dal bagnoschiuma.
Guardandola provavo una strana sensazione. La stessa che si prova quando pensi di aver fatto un regalo bellissimo e poi scopri guardando gli altri doni che il tuo in confronto fa proprio schifo. Forse si può definire mortificazione.
Nella mia testa si scontravano idee opposte. Frasi su frasi si accavallavano. Non capivo come poter mettere ordine fra i pensieri. Con una mano reggevo il mio libro malconcio e nell'altra tenevo quel segnalibro da cui ancora non riesco a separarmi.
La finzione del romanzo, le frasi rivoltemi, i miei pensieri e i ricordi ormai ammuffiti gravitavano attorno a me mentre la fissavo. In un attimo di tregua da tutto quel rimuginare mi accorgo di star fissando il vuoto. Lei se ne è andata. Metto il segnalibro nel malconcio volume e lo ripongo in borsa insieme al resto dei miei pensieri.

Baci ma anche no

sabato 7 gennaio 2012

Girl, you know it's not so bad.

Ma sapete che mi è piaciuto "Amici di Letto"?
Cioè probabilmente è perchè Justin Timberlake è lì con le chiappettine al vento per metà del film, sarà che ormai manco ricordo da quanti mesi non trombo e quindi vedere due fighi che scopano giorno e notte mi fa trovare subito la cosa interessante maaaaaa....
Mi è piaciuto. Cioè mica come quella roba lì di Ken Kwapis. Partiamo del presupposto che è una commedia, non pretendo dunque che sia intelligente o seria.
Per essere una commediucola americana è carino per svariati motivi che elencherò:

- Non ha pretese: Il film non parte con nessun mega-pippotto su quanto sia meglio scegliere la scopamicizia. O su quanto le relazioni oggi giorno siano una merda. Non vogliono insegnarci nulla, anche perchè non c'è nulla da insegnare.
- È divertente: ha una comicità che per assurdo non scade nel becero e nella volgarità. Cosa molto difficile quando si parla di sesso. Molte delle scenette le ho trovate divertenti perchè reali. La risata non è quindi forzata da situazioni surreali o nonsense.
- Non urta: anche nelle scene totalmente irreali e sopra le righe rimane comunque piacevole, sono inserite nel momento giusto e non a caso così da non rendere il film una boiata.
- Serietà ma non seriosità: il film riesce ad affrontare un tema quale l'Alzheimer. Come per il sesso anche qui sono riusciti ad inserire un tema come questo senza essere troppo stupidi o troppo scontati. Certo, nessuno si calerebbe le braghe in un ristorante insieme al padre ma la "scenetta" sta ad indicare l'accettazione da parte del figlio della malattia del padre senza vergognarsene.
-Condizionale/Finale: Amici di Letto si può considerare un Fantasy-Commedia. In un certo senso la trama racconta ciò che accadrebbe se la gente facesse pace con il cervello. Il finale è improbabile? Sì. Se la gente usasse il cervello e non avesse i salami sugli occhi è esattamente così che andrebbe. Dimostra il motivo per cui le scopamicizie spesso finiscono con un grosso "VAFFANCULO". Anzi, lei è anche stata fortunata! Ci sono scopamici che fanno di peggio e poi SBADABAM. "Ti sei illusa." aaaah no brutto stronzo! Non sono io ad essere uguale a tutte le donne ma tu che sei un cretino con tutte le donne.

In conclusione Amici di letto ci fa vedere ciò che non accade di solito e ciò il liberarsi dall'idea di amore, scopamicizia e relazione che si ha per seguire l'istinto. Può un rapporto come quello dei protagonisti finire in "vaffanculo" solo perchè uno dei due non riesce ad accettare la realtà?
Nella scopamicizia c'è un punto di non ritorno ed è quel momento in cui alcuni gesti, tipici del rapporto amoroso, ti vengono naturali e li fai senza accorgertene. A quel punto penso sia sciocco aggrapparsi al concetto di "scopamicizia" e bisognerebbe semplicemente lasciare che le cose vadano nella loro direzione "naturale".
Nella vita reale sarebbe finita più o meno così:
Si mollano e lei sarebbe stata malissimo incolpando se stessa per aver mal interpretato il ragazzo, si sentirà idiota. Più tardi lei avrebbe realizzato che in realtà la colpa è dell'altro che realmente l'ha illusa con comportamenti non consoni e di conseguenza l'avrebbe odiato a morte per il resto della sua vita.
Meanwhile il ragazzo sarà a fottersenesega in qualche parte del globo.

Baci ma anche no

venerdì 6 gennaio 2012

She's a monster

Che poi Sofia Loren i suo 145 anni se li porta benissimo. No, davvero! Bella con 5 kg di trucco steso direttamente con la cazzuola da muratore e il parrucchiere che le mette in ordine i capelli. Poi un bel vestito super figo e costoso. Se li porta proprio bene.
Ma la finiamo di vivere nel passato? La Loren era una delle donne più belle esistenti... ERA. Ora no, è invecchiata e sinceramente non bene. Mia nonna si porta bene i suoi anni. Lei non si trucca mai se non un po' di rossetto i giorni di festa, dal parrucchiere ci va a dire tanto una volta ogni due mesi e si fa quella roba che fanno le vecchie con gli arriccia capelli e il casco. I gioielli sono sempre quelli da decenni e i vestiti pure. Semplici e consoni alla sua età.
Mia nonna dimostra la sua età. Non si crede una ventenne. Non si concia come una battona.

Sofia Loren dimostra la sua età ma si crede una ventenne. E si concia come una battona.

Questa è la Sofia che il mondo ci invidia e vorrebbero.




















Questa, invece, se la possono garbatamente tenere.






















Baci ma anche no