mercoledì 18 gennaio 2012

Pro-V ma non Pro-A(nimali)

Ieri stavo cenando quando ad un certo punto parte lo spot della Pantene. Inizialmente non ho prestato molta attenzione ma poi sento una voce "familiare" mi giro e chi vedo? La nostra Elisabetta Canalis che scuote sinuosamente i capelli e ammicca. Lo spot termina e appare la scritta enorme "P&G".
Che c'è di strano direte voi? Nulla se non fosse che la Canalis si fregia di aver posato per la PETA. Meglio nudi che con una pelliccia ma di lavarsi i capelli con prodotti sporchi di sangue fottecazzo!
Avendo un account twitter e non avendo paura di usarlo le faccio notare la cosa:


Prima le posto il link della pagina della PETA dove Pantente e P&G sono segnalate come marche che testano.
Lei mi rimanda ad un tweet dove dice: P&G e Pantene sono stati pioneri applicando il divieto in tutto il mondo dieci anni prima dei termini di legge. Se non e' sufficiente vi forniro' piu' dettagli.

Mentre aspetto i dettagli che vuole fornirci io faccio una cosa semplicissima. Vado sul sito della P&G e cerco notizie sulla compagnia. Loro mettono a disposizione un report molto completo dell'azienda datato 2009 in cui a pagina 27 e 67 si può leggere:
"Sometimes, to ensure that materials are safe and effective, we must conduct research involving animals."
Che se il mio inglese non fa proprio schifo significa che a volte per assicurarsi della sicurezza e dell'efficacia di un prodotto  loro conducono test che coinvolgono animali. Più avanti:
"Today, more than 99% of our safety assessments are done with alternatives."
Che a casa mia vuol dire che c'è un 1% dei prodotti che viene testato.

Il report è del 2009 ma l'unico disponibile sul sito dell'azienda. Dando anche per scontato che abbiano cessato gli esperimenti dal 2009 non vedo come la P&G abbia potuto applicare il divieto 10, DIECI, anni prima del decreto. (La Canalis fa riferimento alla UniPro che assicura che dal 2009 in europa non si possono vendere prodotti testati. Il problema è che P&G è statunitense e opera in più di 80 paesi, molti al di fuori dell'europa. Per approfondire vi rimando al sito del ministero della salute e a questo articolo di Consumo Consapevole che spiega perchè c'è ancora chi sperimenta anche in europa.)

Personalmente non sono una fan della Canalis (nel senso che mi è indifferente) ma immagino le centinaia di persone che la seguono e potrebbero fare il ragionamento Canalis posa per PETA= ama gli animali = I prodotti che publicizza sono sicuri.
Non è così. Questa è una presa per il culo al consumatore che si fida del testimonial.
Se P&G non testa vorrei dati certi e i famosi dettagli che lei possiede. Chiunque sia da anni impegnato nel consumo consapevole sa che P&G è uno delle bestie nere in quanto possiede molti marchi noti come: Dash, Ace gentile, Wella, Pantene, Max Factor, AZ, Pringles e le fragranze di Dolce&Gabbana, Valentino e Gucci. E questa è solo una parte, qui la lista completa.

La sperimentazione per fini cosmetici è qualcosa di cui non abbiamo bisogno. Qui non si salvano vite (vedi SA per scopi scientifici) ma si sfruttano animali solo per essere più belli. La mia bellezza non vale più di una vita di un animale e per quanto la Canalis sia una bellissima donna neanche la sua gnoccaggine vale la vita di un animale.

Attendo una risposta da Elisabetta. Che alla PETA siano un manico di idioti e lei ha ragione?
Baci ma anche no
Mia Samsa


1 commento:

  1. un lol per la tua voglia di battagliare :)
    comunque la canalis è stupida, non è che si possa pretendere qualcosa di intelligente. E nemmeno è più gnocca. Insomma, non bisogna guardare la tv e basta.

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