martedì 9 agosto 2011

Sembra un post simpatico ma non lo è. GnèGnè.

Che sono una gran impicciona già lo sapete e neanche sto qua a dirvelo. C'è da dire a mia difesa che il mio interesse è dato dal divertimento e dalla leggerezza. Non c'è morbosità, non c'è cattiveria. Se mi diverte lo faccio, altrimenti fottesega.
In realtà tutto ciò che ho appena scritto è per potermi bullare meglio della soddisfazione personale ottenuta in questo periodo.
Come ho detto ho smesso di parlare ormai da un po' con Biscotto. Ero partita convintissima battendomi il petto dicendo che mai avrei visitato il suo profilo o letto il suo blog. GIAMMAI, forse. Ecco, ero poco convinta anche io della mia riuscita e invece zero. Non una visita, nulla di nulla.
Prima era interessante. Mi divertiva trovare il maggior numero di donzelle con cui lui copulava, non conoscevo il nome di nessuna di loro eppure di 6 conosco il volto.
Dopo un po' è diventato doloroso. Soprattutto per quelle post-nontrombiamocipiù. All'apparenza così insulse e scialbe, noiose e persino patetiche. Impressioni forse suscitate da sentimenti molto simili alla gelosia ma inevitabili in una come me che ha sempre giocato a fare la diversa dalle "altre".
Buttandolo fuori dalla mia vita il continuare ad interessarmi a lui non era nè divertente nè doloroso. Semplicemente il nulla più assoluto.
Mi ha sempre spaventato questo lato di me. Il modo in cui riesco ad eliminare così facilmente le persone dalla mia testa. L'indifferenza con cui vengono trattati. Non riesco ad odiare quelli che mi hanno ferito. Mi sono indifferenti. A volte dico delle cattiverie ma sono pronunciate solo per il gusto di divertire chi mi chiede in merito. Quando butto fuori le persone dalla mia vita non le amo e non le odio. Non ricordo di averle amate nè odiate. Non c'è tenerezza o divertimento per i momenti passati insieme, non c'è rancore per le parole o i comportamenti offensivi. Solo un grande vuoto, molto ricordi sfocati e privi di qualsiavoglia sentimento. Come se fossero scene di un film guardato distrattamente alla tivì.
Quando li incontri nuovamente e senti l'indifferenza ti chiedi se davvero eravata così amici. Se non sono solo un'invenzione quei ricordi fatti di dormire insieme, mangiare insieme, giocare alla play insieme e i viaggi fatti insieme. Quelle parole dette e le confidenze fatte, le lacrime e le risate a crepapelle. Mi chiedo se sono reali perchè so che sono bei ricordi ma non mi suscitano sentimenti.
E ora invece mi chiedo se davvero con Biscotto ero così a mio agio. Proprio non lo ricordo. So di aver pianto, di essermi confidata e di averlo abbracciato quando stavo male. Ma a rivere ora qui momenti quasi mi sorprendo di come mi fossi lasciata andare.
Forse capita a tutti così, è il normale funzionamento della psiche. Però mi dispiace. Vorrei essere contenta dei momenti passati insieme a quelle persone che mi hanna accompagnato per periodi della mia vita e invece sento il nulla. Non ringrazio di aver conosciuto chi non è più affianco a me. Ringrazio chi ancora mi è accanto. Chi mi sopporta e continua a starmi vicino.
Prima di prendere una decisione cambio spesso idea. Forse è da stupidi, da schiocchi e da immaturi ma non sono mai tornata su i miei passi. Il massimo che posso fare e cambiare giro e tornare da un'atra direzione.


Baci ma anche no
Mia Samsa

4 commenti:

  1. Quanto capisco questa sensazione. 
    E' quasi un senso di colpa. 
    Ma perchè poi?
    Un bacio.
    Camilla

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  2. Quasi ti capisco, anche se questo sentimento io l'ho macinato dopo molto più tempo. Una volta. Un'altra volta ho lasciato io dopo tantissimi anni e dopo due giorni non sentivo più nulla. Indifferenza totale. E ancora adesso mi sento come se avessi perso del tempo in quegli anni... Bah, saremo fatte tutte così?

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  3. ..idem.
    Non sento niente, dopo.
    E mi chiedo chi era quella che si emozionava, piangeva, rideva, faceva l'amore.

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