venerdì 26 agosto 2011

Accusatio manifesta

Tempo fa scrivevo un post in cui spiegavo i motivi per cui spesso leggendo ciò che scrivo si percepisce un forte disagio. Non ho intenzione di pubblicarlo se non questa parte:

Quando nomino una persona specifica ho sempre l'angoscia che quello mi prenda per una segaiola paranoica che pensa sempre alla stessa cosa. Tipo "Non sento più un cazzo da quanto mi fischiano le orecchie, mollami, vai avanti, scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'e Napule paisá!"
Ecco. Io lo prendo come pretesto. Perchè è uomo che ti riempe di interrogativi importanti. Come "Quante ragazze ti chiedono di far loro compagnia mentre fanno pipì tanto da non ricordarti se quella sono io o un'altra?".


Scherzi a parte. Spesso mi dispiace continuare a fare riferimento ad una data persona ma è inevitaibile per quello che è successo. Con due frasi ha ferito il mio bacato orgoglio come mai nessuno era riuscito a fare. Questo mi ha creato un sacco di interrogativi.
Nonostante ora non debba più sentirmi minacciata dall'interrogatorio post-post continua a sentirmi a disagio perchè temo risulti pesante e fastidioso sentirsi costantemente preso in causa quando parlo di argomenti non esattamente felici (e si consideri anche il mio essere molto melodrammatica nel descrivere i sentimenti).
Tutto qui. E se pensate che suoni un po' come un "excusatio non petita..."  beh... forse lo è.


Baci ma anche no
Mia Samsa

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