martedì 14 giugno 2011

Stati ipnopompici

C'è un grande via vai a casa mia, fuori in strada vedo un sacco di gente. Che succede? Una festa mi dicono. Arriva un ragazzo. Si suppone sia il mio ragazzo. Dice che si ferma da me per la festa. Il ragazzo mi porta al mare che non si sa come ma è fuori dalla mia strada. Torniamo dopo poco a casa e appare una ragazzetta. Senza presentarsi nè salutarmi si unisce a noi. Decidiamo di buttarci nella festa giù in strada. Rido e scherzo con il ragazzo ma ad un certo punto lo perdo. Brutta gente mi si avvicina, scappo. All'improvviso la strada è deserta, ci sono solo lui e la ragazzetta. Mi vengono incontro abbracciati, sembrano sbronzi, oserei dire fatti.
Mi incazzo. "Come cazzo hai potuto lasciarmi qui e andartene con lei?". Il ragazzo sbotta e mi dice che me la prendo troppo e poi la ragazzetta è venuta con lui.
"Ma io volevo stare con te! E poi chi cazzo è questa? Lei è con te? Io non  la voglio quella stronza in casa mia."
Il tutto diventa distorto. La ragazzetta parla per la prima volta "Casa tua? Tu sei in casa mia".
Mi guardo attorno. Ha ragione. Siamo in un soppalco con un grande finestrone. Mi avvicino alla finestra e guardo le luci della città. Mi giro e loro stanno bevendo qualcosa e intanto sono sdraiati e sembrano molto eccitati.
Il ragazzo me ne fa bere un sorso. Mi dice che è tipo un eccitante che però ti immobilizza il corpo. E infatti all'improvviso cerco di muovermi e non ci riesco. Tremo.
Passa tutto. Il ragazzo e la ragazzetta sono sempre più complici. Mi alzo
"Ma vaffanculo! O ti trombi lei o ti trombi me, cazzo!"
Il ragazzo mi guarda. Alza le spalle e indica la ragazzetta. Lei sghignazza. Si tromba lei.
Comincio a gridare. Lo copro di insulti. Cerco di scendere da quel cazzo di soppalco. Ma oscillo. Sono materassi. Siamo su una pila di materassi. Sotto però c'è un corridoio. Cerco di capire se posso scendere senza farmi male.
Il ragazzo mi afferra. Mi riporta sul letto, mi dice di calmarmi. Ci sdraiamo e io mi accoccolo a lui tranquillizzandomi per qualche istante.
Entra la polizia. La ragazzetta è una spacciatrice e una ladra. Sotto i cumuli di materassi trovano soldi, gioielli e droga.
La ragazzetta ha una faccia sconsolata. Non ci sono più i materassi. Lei è appoggiata ad un comodino strafatta. La portano via. Sembra stia per piangere.
Provo pena per quella ragazzetta ma sono incazzatissima con il ragazzo. Fra lei e me sceglieva quella cazzona ladra e fattona.

Mi sveglio arrabbiata come nel sogno. Come ha potuto alzare le spalle? Ha scelto lei cazzo!
Era solo un sogno. Già.


Baci ma anche no
Mia Samsa

1 commento:

  1. è in momenti simili che sono felice d'esser così esausta quando mi corico la sera, da non sognare nemmeno XD
    capisco perfettamente però l'incazzatura da incubo. è la prassi non solo per te. :-P

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