sabato 30 giugno 2012

Their tears are filling up their glasses

In tutto il becerume di facebook ogni tanto salta fuori una riflessione interessante. Un mio contatto parlava degli europei e del massacro dei cani in Ucraina (aaah che sia una mezza bufala ancora nessuno l'ha capito ma sorvoliamo) e finisce la sua, becera, riflessione con:
"In un mondo in cui uccidono i bambini figuriamoci i cani. Purtroppo."
La verità di questa affermazione mi ha lasciato una profonda tristezza. Ogni tanto ci infervoriamo per le cose meno importanti o semplicemente alcuni orrori sono diventati talmente normali che neanche ci facciamo più caso.
Urliamo "che schifo" per dei cani uccisi ma per la guerra, la fame, le malattie e la violenza non abbiamo che una triste espressione rassegnata.

1 commento:

  1. "E la mia bontà?! ... Quando mia moglie impazziva [...] E io, che facevo? Era più facile che mi venisse una lacrima per un filmaccio di terza categoria che per lei. Ma era giusto cosi. Certo, perché lei era brutta, nella sua sofferenza. Estetico fino al profondo delle mie budella... davanti agli altri non ho sbagliato mai! [...]Ma non ho mai sprecato una goccia di sangue e di sudore... per gli altri!"

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