Essere paranoica da molto tempo ti concede notevoli agevolazioni. La paranoia è questione di anzianità. Da più tempo lo sei e meglio sai gestirla e sopratutto meglio sai far pensare ad altri che non lo sei affatto.
Il giovane paranoico imparerà con il tempo dei trucchetti per gestire la sua paranoicità e per nasconderla.
Come riuscire a gestirla?
Facciamo un esempio pratico. Tu paranoica sospetti che il tuo uomo ti tradisca. Potresti chiederglielo ma:
- Passeresti per paranoica- Non riceverai una risposta sinceraPerò per s-paranoiarti devi sapere. E come fare ad evitare i due suddetti punti?
Per scoprire la verità ci sono vari metodi. Fra i più usati:
1) "Perchè stiamo parlando di questo?"
2) "Maaaa non è che tu..."
3) "Il bivio"Il metodo 1 si basa sul principio del "girarci attorno". Bisogna partire con una domanda innocente, casuale e poi con l'uso di qualche parolina tattica, pause e lapsus sono perfette per questo, ed espressioni lo porti dove vuoi. Pian piano senza che l'altro se ne accorga arriverà a parlare di quello che vorrete. Ad un certo punto il cervello dell'altra persona percepirà un vuoto fra le sinapsi, un gap. si sentirà smarrito (sopratutto se è una cosa che non voleva dire) e dirà la tipica frase
"Perchè stiamo parlando di questo?" ecco. Qui capirete di esserci riusciti. Ora non vi resta che sfoderare la vostra faccina più tenera, spalancare gli occhioni e dire "Ma io ti ho solo chiesto a quanti gradi lavi i colorati! Tu poi hai divagato...".
Il metodo 2 è sicuramente meno efficace. Largamente usato dai meno scaltri e per questo più individuabile. Il tutto sta nel mettere in bocca all'altro quello che si pensa e/o si vuole.
Prendete un paranoico innamorato di qualcuno che non sa se ricambia, potete mai chiederglielo in modo così trasparente? Assolutamente no!
"Maaaa non è che tu sei innamorato di me?".Il paranoico in questo caso riesce ad avere un rendiconto favorevole sia in caso di risposta negativa che positiva. In caso la risposta sia
sì egli potrà confessare il suo ammmore mentre nel caso sia
no eviterà di esporsi. Non rischia di passare per paranoico perche nel normo-para scaturirà una sorta di senso di colpa "Magari ho dato l'idea sbagliata/ Mi sto comportando male".
Il 3 metodo gioca sulla psicologia ma ha
un'alta soglia di fallibilità.
Questo metodo è impossibile da usare con un altro paranoico. Assicuratevi dunque di avere di fronte a voi un normo-para!
Il tutto sta nel porre una domanda ambigua. "Secondo te sei amato?". Questo quesito potrebbe voler dire
"Secondo te io ti amo?" ma anche "
C'è al mondo qualcuno che ti ama?". Ora in base alla risposta che si riceve potrete capire cosa è più importante per lui. Potrebbe focalizzarsi sul
"Amato da chi?" e allora o vi ha scoperto o non capisce davvero cosa gli stiate dicendo. Potrebbe rispondere "Sì da ***" e allora bona. Non vi si caga di striscio. Infine potrebbe temporeggiare. "Non so, boh. In che senso?" e lì probabilmente vuol dire che la risposta è si ma essendo voi l'oggetto dell'amore non vuole dirlo.
Dicendovi questo è un po' come se vi rivelassi la mia ricetta segreta. Se non siete paranoici non potrete capire ma ricordatevi queste cose e cercate di aiutare il paranoico.
Evitate domande ambigue, egli riconoscera il metodo numero 3 e pensera che voi stiate cercando di fregarlo con i suoi stessi giochetti.
Temporeggiate il meno possibile, siate sinceri e coccolate il più possibile il paranoico. La madre della paranoia è l'insicurezza. Insomma siamo dei cuccioli, mordiamo e ringhiamo solo se ci trattate in modo non consono.
E la cosa più importante. Mai e dico MAI rispondere "Boh". Se lo fate sarete segnati a vita nell'orgoglio e nell'anima del paranoico. Non c'è parola più irritante e ambigua di BOH.
Fate buon uso di queste confessioni e amateCi così come siamo!
Baci ma anche no
Mia "Una paranoica" Samsa