Abbraccerei forte l'amico che sta male per un ragazzo che conosce da poco e gli dico che quello che prova è normale.
Annuisco all'amica che non ha voglia di lavorare nè di fare il corso che le hanno imposto.
Sorrido al ragazzo affianco a me che si lamenta della sua vita mentre guida la sua Audi nuova indossando un paio di Gucci.
Però poi quando ero io a star male per uno che neanche conoscevo, quando io mi lamentavo di dover fare qualcosa che mi era stato imposto e quando sono io a dire che mi fa schifo la mia vita non ho pietà.
Perchè sono una scema, un'idiota, un'ingrata, un'ingenua, una stupida. Mi sento in colpa. E poi mi sento in colpa nel sentirmi in colpa e così mi alzo, scuoto la testa e mi dico che non dovrei pensare certe cose di me.
Vorrei essere una persona migliore, più simpatica, più intelligente, più carina, più matura. Mi sento una bimba con troppo trucco sul viso, le scarpe con i tacchi della mamma e un vestito 10 misure più grande. Cammino incerta, trascinandomi e stando attenta a non cadere. Ma io non sono adorabilmente goffa come una bimba che gioca a fare la mamma.
Una volta tolto il trucco, le scarpe e il vestito non sono una bellissima bimba. Sono un neonato zozzo e scalciante che non sa fare altro che frignare.
Povera
piccola
Mia.
Baci ma anche no
Mia Samsa
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