martedì 13 dicembre 2011

La Poulain che ammicca al popolo

Spiegare perchè non mi sia piaciuto "Il favoloso mondo di Amèlie" è difficile perchè fondamentalmente è un bel film. La trama è ben intrecciata, i personaggi ben caratterizzati, i colori sono adatti a ricreare quella sorta di mondo lisergico in cui vive Amèlie.
Buona regia e buona sceneggiatura, cosa non va allora?
Il favoloso mondo di Amèlie si erge a film cult e se ci è riuscito è perchè vi si ritrova all'interno un messaggio ed è proprio questo a non andarmi a genio. Contiene molta retorica, per carità, ben mascherata e ben inserita ma strappando tutti gli ornamenti e lasciando il messaggio nudo e crudo non c'è nulla di nuovo. Non vi sono riflessioni particolari sul mondo o sulla vita, tutto già visto, tutto già pensato e trascritto in altri film e libri.
In primis "Rendi felici gli altri ma anche te stessa", seguono "Guarda gli occhi con quelli di un bambino", "Essere diversi è bello" e "Trova il piacere nelle piccole cose".
Una critica al mondo moderno che ha perso certi valori e Amèlie viene eretta ad eroina della vita "pienamente vissuta".
Amèlie è perfettamente disegnata. Disegnata perchè non reale. Amèlie non vive fuori dagli schemi ma fuori dalla vita vera. Amèlie non sbatte mai la faccia contro la realtà. Diciamolo pure che è decisamente un po' svitata.
Se il messaggio è quello che io ho inteso l'unico modo per arrivarci è quello di essere come Amèlie e cosa fa di diverso lei? Si estranea dalla realtà, costruisce una sorta di micromondo dove tutte è ovattato. Il concetto può anche essere bello ma noi che guardiamo il film viviamo in un mondo vero e se volessimo riuscirci dovremmo perdere la testa.
Non amo, inoltre, il concetto di felicità a tutti i costi perpretato da Amèlie, ma comunque in linea con il messaggio del film, che porta ad ingannare o ingannarsi pur di ottenerla.
La felicità che porta Amèlie non è reale ma frutto di inganni. Seppur innocenti e a fin di bene. Amèlie, che poi incarna chiunque di noi, ha davvero il diritto di scegliere per noi? C'è davvero qualcuno che può decidere per noi la verità e la bugia?
Non è forse da stupidi essere felici solo perchè non si vedono le cose? Cosa c'è di bello in questo?

Amèlie non è un brutto film ma semplicemente un banalissimo ma bellissimo film che ammicca alla gente. Utilizza i più banali concetti e li rivisita introducendo un personaggio degno di nota e che fa presa sul pubblico.
Amèlie è ciò che socialmente inseguiamo, quello che vorremmo essere ma non siamo. Lei è diversa e fa esattamente ciò che il luogo comune ci dice dovremmo fare per essere felici ma che noi non riusciamo a fare per ritmi frenetici e i troppi stimoli che abbiamo.

Per me non è un film straordinario. I film straordinari devono farmi riflettere e farmi vedere il mondo sotto una luce nuova, devono mettere in discussione i miei valori o in estremo farmi sentire totalmente immedesimata.
Amèlie è una commedia banalotta che ha il pregio di essere made in france e noi abituati alle commedie americane fatichiamo a distinguere la banalità perchè ben mescolata.
Il favoloso mondo di Amèlie non mi ha lasciato nulla e ne sono rimasta delusa essendo stato il mio primo approccio al cinema francese. Fortuna ne sono seguiti altri, in primis Martyrs, che hanno saputo coniugare la parte visiva a quella emotiva.
Ecco, per me un bel film deve saper unire le due cose e per me Amèlie non ci è riuscita. Forse è pienamente fruibile solo per chi è un po' digiuno di riflessioni sulla vita e la felicità.
Ripeto, è un bel film, ben fatto. Non condivido e trovo banale il messaggio.

In conclusione devo dire una cosa: Cristo, è inutile che vi fate quella cazzo di frangettina spastica, non siete e non sarete mai Amèlie Poulain.

Baci ma anche no
Mia Samsa

5 commenti:

  1. A me piace molto Eternal sunshine of the spotless mind. Piace a pochi però

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  2. Quello mi è piaciuto molto come film. Io ho riscontrato solo pareri positivi, purtroppo è poco conosciuto qua per via del terribile titolo italiano.

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  3. c'è tutta una categoria di film che sono fatti straordinariamente bene ma sono ammiccanti e retorici. Se si riesce a farsi prendere e ad accettare la retorica a guardarli se ne trae un gran piacere, altrimenti ci si incazza. Into the wild, per dirne un altro.
    Amelie lo odio pure io, ma solo perché fui costretto, per vicende traverse, a vederlo 4 volte di fila.
    L'accostamento con Martyrs XD

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  4. @Bastax: In realtà ho visto con piacere film ben più insulsi di Amèlie. È un bel film e lo guardo volentieri ma non è per me un film profondo, è una semplice commedia girara molto bene.
    lol Martyrs è stato un trauma, appena finito sono rimasta 10 minuti ferma in silenzio.

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  5. si vero, il tuitolo in italiano lo fa apparire come una delle tante stupide parodie di se scappi ti sposo. Invece è tutt'altro.

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