domenica 28 novembre 2010

Where are you from?

Ieri sera a Milano c'era un vento gelido.
Dovevamo incontrarci con una ragazza cinese e la sua amica indiana, entrambe Bocconiane e arrivate da poco più di un mese in italia per studiare.
Mi sono divertita, anche se erano qui da un mese avevano già capito come funziona Milano.


Aperitivo. Aperitivo. Aperitivo.


E allora le abbiamo portate in un locale dietro la Vetra.
Finalmente ho potuto sfatare un mito: so parlare inglese. Dino era rimasto  a casa. Per questo parlavo, lui non è che ti corregge però è  la sua presenza da "io ho una certificazione spaccaculi" che mi blocca. Ieri ho parlato e anche tanto. Sarà che la Mary aveva dimenticato il cellulare in macchina e quindi ho dovuto intrattenerle per un quarto d'ora.
"Sì ma come le riconosco?"
"Massì una cinese e un indiana... che probabilità ci sono?"
Vabbè allora vado al luogo d'appuntamento. Ad un certo punto passa una cinese, mi guarda, io la guardo, lei mi guarda e io la guardo, alla fine prendo coraggio e mi avvicino
"Are you Linn?"
Giorno di gaudio, era lei. Tralasciamo che presentarmi con una cinese è tipo una mission impossible. Dannata R. Che imparino a pronunciarla.
Con il culo congelato arrivamo al locale.
"Ma voi avete il ragazzo"
Entrambe scuotono la testa e Shubhi, l'indiana, ci dice che in India quelle che hanno il ragazzo sono considerate delle cattive ragazze.
"Ma quindi il tuo primo ragazzo sarà tuo marito?" Sì.
"Ahah qua in italia no, una ragazza è normale abbia 4/5 ragazzi prima di sposarsi" e ho tralasciato le storielle e gli scopamici.
"Ma è vero che i ragazzi italiani sono molto realisti?" dice Linn. Realisti? Poi scopriamo che intende molto sciolti e fisici.
"Beh se vai in discoteca non è difficile che un ragazzo ti palpi il culo"
Primo attacco di cuore.
"Qui le ragazze cominciano a 14 anni a far cose con i ragazzi"
Secondo attacco di cuore.
"Non è raro che un ragazzo e una ragazza si incontrino solo per fare sesso"
Terzo attacco di cuore.
"Diciamo che molti, se sei vergine a 20 anni, ti considerano una sfigata"
Morte.
Mi piace incontrare persone straniere e poter parlare di tutto. Linn che non può avere Facebook, Shubhi che racconta che in India sono tutti ingegneri e medici, il sesso che nei loro paesi è un tabù e il pudore che è ancora grande. Una figata. Capire quanto siamo diversi nonostante il mondo sia lo stesso e vivere momenti unici come Shubhi che vede la neve per la prima volta.
Sarebbe carino incontrarsi ancora, possibilmente prima che diventino delle Bocconiane menose con la puzza sotto il naso.


Baci ma anche no
Mia

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