mercoledì 31 agosto 2011

Cucina per Idioti - LaSamsaPasta!


Come nella vita, anche in cucina sono intelligente ma non mi applico. A tutti quelli come me voglio insegnare un piatto sfama-popolo e semplicissimo da fare (esce buono pure a me)!



Ingredienti:




  • 2 o 3 confezioni di spaghetti mezzi aperti onnipresenti nell credenze


  • 2 tristi scatolette di tonno.


  • Olive bianche o nere dipende da come vi piacciono. Prendetene di più perchè tanto la metà verranno mangiate prima di finire in padella.


  • Cipolla. Possibilmente non quella metà che vi è rimasta in frigo da circa 3 settimane.


  • Passata di pomodoro. Possibilmente non quella metà che vi è rimasta in frigo da circa 3 settimane.


  • Olio. Sale. Zucchero. Sì ho detto zucchero.



Mettete dell'olio in una padella antiaderente e quando è caldo buttateci dentro la cipolla tagliata un po' a cazzo. Fatela soffriggere finchè non diventa dorata.


Nel caso non abbiate del tonno sguazzante nell'olio ma solo del tonno al naturale:
1) Siete delle persone orribili.
2) Apritelo, togliete l'acqua e spatasciateci dentro dell'olio lasciandolo lì mentre la cipolla soffrigge (in realtà non ho idea se questo influisca in qualche modo sul gusto però facciamolo per vezzo)
Essendo io in casa di persone orribili, quella della Mary, ho dovuto fare così.

Ok. La cipolla è dorata? Buttateci dentro il tonno e lasciatelo lì un po'. Quando il vostro cuore vi dirà che è il momento buttateci dentro anche le olive tagliate. anche queste a cazzo.


Prendete ora della passata e schiaffatela dentro girando vorticosamente wiii wiii wiii.


Salate a seconda del vostro credo colesterolo VS Valsoia.



Ora prendete un po' di zucchero, un cucchiaino da caffè, e mettetelo nel sugo ma non prima di aver perso 10 minuti cercando di fare una foto decente allo zucchero. Ovviamente la foto manca perchè non sono riuscita a fare una foto decente.

Fate cuocere il sugo per 10 minuti girando ogni tanto. Per passare il tempo mettete Baby one more time e sculettate allegramente. Questo passaggio è fondamentale, non saltatelo!



Prendete gli spaghetti e metteteli dentro l'acqua che sta bollendo. Ve l'avevo detto di mettere su l'acqua? No... vabbè quella è la prima cosa, lo so pure io. E salate l'acqua mi raccomando (c'è gentaglia, senza fare nomi ME MEDESIMA, che si dimentica pure una cosa così fondamentale)

Ora che avete buttato la pasta uscite fuori a fumarvi una sigaretta facendo controllare a Sorella la cottura.
Fumate pregando che Sorella nel frattempo non mandi a fuoco la casa.

Tornate dentro. Ovviamente avete spento il sugo prima di uscire. Non ve l'ho detto prima? Mmh...
Riaccendete il sugo e riscaldate l'atmosfera mettendo IceCream Truck di Cazwell. Cercate di staccare lo sguardo da quei culi sodi e scolate la pasta. Buttatela nella padella di sugo e girate finchè gli spaghetti non sono tutti rossi.

Schiaffate tutto in un piatto e andate a servirlo a tavola con una faccia da babbazza.


Il piatto provoca gravi effetti collaterali quali demenza e regressioni all'infanzia. Se dopo aver mangiato il piatto vi trovate in queste condizioni contattare il medico.


Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 30 agosto 2011

Ipnotizzatori di tette.

I FissaTette sono una categoria di giovincelli beceri e poco raccomandabili caratterizzati dalla impossibilità fisica di non fissarti le tette per un periodo inferiore ai 3 quarti d'ora.
Ovviamente c'è una netta differenza fra i GuardaTette e i FissaTette. Se il primo si limita ad occhiate fugaci ogni tanto, sia mai che da un minuto all'altro scappino, il secondo non stacca lo sguardo e continua a fissarle non si sa bene per quale motivo. L'unica spiegazione plausibile alla quale sono arrivata è che ti stiano praticando uno strano tipo di ipnosi in cui il contatto visivo raggiunge l'apice del potere se esercitato sui capezzoli.

Ho fatto conoscenza con un formidabile FissaTette con il quale neanche la tecnica del "Ti guardo così la smetti" ha funzionato (non riuscivo ad attirare la sua attenzione, in modo discreto, tanto era impegnato nell'opera).
Alla fine mi alzai con stizza la maglietta e mi parai davanti il primo oggetto trovato.
Certo, avevo una maglietta un po' troppo scollata ma se nello stesso luogo vi erano altri uomini che facevano finta di niente perchè tu FissaTette non riesci a controllarti? E dire che ne avrai viste di puppe in vita tua e le mie non sono nulla di particolare, non si muovono da sole, non assumono strane forme, non scappano volando con delle fini ali bianche. Sono delle fottutissime tette!

I FissaTette mi fanno sentire a disagio e per niente lusingata (scriverò anche un post sulle MostraTette che godono nel ricevere sguardi e commenti espliciti da perfetti sconosciuti). Se ne incontrate uno alzatevi di scatto, tirategli due ceffoni e gridate "RIPIGLIATI!" poi muniteli di un para-tette e reinseritelo nel suo habitat naturale.


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 26 agosto 2011

Accusatio manifesta

Tempo fa scrivevo un post in cui spiegavo i motivi per cui spesso leggendo ciò che scrivo si percepisce un forte disagio. Non ho intenzione di pubblicarlo se non questa parte:

Quando nomino una persona specifica ho sempre l'angoscia che quello mi prenda per una segaiola paranoica che pensa sempre alla stessa cosa. Tipo "Non sento più un cazzo da quanto mi fischiano le orecchie, mollami, vai avanti, scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'e Napule paisá!"
Ecco. Io lo prendo come pretesto. Perchè è uomo che ti riempe di interrogativi importanti. Come "Quante ragazze ti chiedono di far loro compagnia mentre fanno pipì tanto da non ricordarti se quella sono io o un'altra?".


Scherzi a parte. Spesso mi dispiace continuare a fare riferimento ad una data persona ma è inevitaibile per quello che è successo. Con due frasi ha ferito il mio bacato orgoglio come mai nessuno era riuscito a fare. Questo mi ha creato un sacco di interrogativi.
Nonostante ora non debba più sentirmi minacciata dall'interrogatorio post-post continua a sentirmi a disagio perchè temo risulti pesante e fastidioso sentirsi costantemente preso in causa quando parlo di argomenti non esattamente felici (e si consideri anche il mio essere molto melodrammatica nel descrivere i sentimenti).
Tutto qui. E se pensate che suoni un po' come un "excusatio non petita..."  beh... forse lo è.


Baci ma anche no
Mia Samsa

mercoledì 24 agosto 2011

Da dira da dirara?-Eh?- Poba!

In questo mese 177 ricerche hanno portato al mio blog. Ecco quelle che hanno suscitato dubbi e perplessità sul livello del lettore medio di questo posto.

- Amy winehouse sta per morire: Ho una brutta notizia per te....
- bionda figa immagini/ bionda porca/ ragazze bionde carinissime: Carrriiii, mi dispiace tanto per voi.
-i negri devono morire: Con tutto il rispetto per i neGri eh!
-cazzi orribili: mai detto nulla di simile. lol
-da dira da dirara: Eh?
-diventata puttana: Cazzo ti permetti?
-flor nuda seza mutande foto baco: Eh?2
-l'è mei piutost!: No! L'è mei l'arost!
-laurito marisa fa sesso: PERCHÈ??????????????????????
-mi aiutate a smettere con il mc donald: No. Muori affogato nella salsa barbecue razza di palla di lardo
-mocassini gay: Voce del popolo.
-perchè piaccio a chi non mi piace e non piaccio a chi mi piace?: Vuoi mettere il divertimento?
-peso facocero: 73  kg
-succchiamela: Ok... o_o
-tardone maiali /tardone negri / tardone sesso/ tatdone in minigonna/video free di tardone maiale / rimorchiare tardone milano: ... ... ...
-tram sex culo : Metro kiss patonza?
-www. legere i dati degli alieni di ben 10 .it: Eh?3
-dico biscotti: E quindi?
-carmen nipote juan carlos: Io! Io! Sono io! u_u
- e sti cazzi non ce li metti: Eh certo che ce li mettiamo e pure una fetta di culo già che ci siamo
-la palpy spaccaculi/lindina la menosa: sono amiche per caso?
-presa a male: lol solo un po' nè.

E a tutti quelli che cercano notizie su Parfait Tic/Love Buffet (seguono clamorosi spoiler)
- Ho visto solo la prima puntata del drama e la sceneggiatura è pessima. Adattamento rivoltante. Noioso oltre ogni limite.
- Alla fine lei sceglie Daiya che è il cugino scemo. Ichi se la piglia in... e Fuko diventa parrucchiera. O almeno così è nel manga.
- Ichi è più figo.


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 19 agosto 2011

Unwritten, Unsaid, Unhappy.


Mara: Per quali motivi manifesti certi pensieri e altri invece no?
Dottoressa Verner: Che rumore nel mondo se esprimessimo qualunque pensiero.



(John Carpenter's Village of the Damned)
 



La capacità di non dire ci salva, spesso, dalla distruzione dei rapporti.
La capacità di non dire provoca, spesso, la distruzione dei rapporti.
Non tutto si deve dire ed è giusto così ma troppe volte stiamo zitti per paura di dire qualcosa di sciocco, di dare sfogo a quello che abbiamo dentro. I sentimenti ti fanno sentire debole. Alle volte annuisci e pieghi il capo a sentimenti altrui e fingi che i sentimenti dell'altro siano anche i tuoi. Che rumore ci sarebbe stato se invece di chinare il capo, alzare le spalle o annuire avresti detto quello che avevi dentro. Non è questione di acustica, non sono le esplosioni di voci a dar fastidio ma quelle emotive. L'onda d'urto dei sentimenti che ti butta a terra, scava una fossa attorno a te. Roba che ti prende alle budella. Immaginatevi delle strade affollate piene di gente che grida e urla senza emettere suoni. Immagino così quel mondo rumoroso. Il silenzio che ti fa pulsare le orecchie.
Contento tu che stai zitto.
Contento tu che parli.
Contento tu, contenta io? Forse no ma sarebbe troppo rumoroso dire il contrario ed ormai è calata la notte.
 



Baci ma anche no
Mia Samsa

domenica 14 agosto 2011

Retorica geneticamente modificata affogata nelle crostatine


Warning: questo post è frutto di un pomeriggio di tentate compere in cui ripetutamente mi sono data della cicciona degna di morire affogata nelle crostatine al cioccolato. È dunque pieno di sentimentalismi e trasuda banalità e altra roba retorica. Nessun uomo idiota è stato maltrattato durante la stesura del post. Leggere il foglietto illustrativo efsfvdvgjbjdjbvbs medico!


 




Mia:"Ma quindi sono carinaaaaaaa?"
Tizio che piaceva a Mia: "Sì. Cioè, è la ciccia che ti frega. Senza saresti figa"



Ho imparato a causa di forze maggiori a non dare peso a ciò che dicono gli altri di me. Quando sei un'adolescente cicciottella o sprofondi nella paranoia o impari a reagire. Ricordo alle medie una mia compagna di classe mentre eravamo in spogliatoio.
"Certo che hai proprio le coscie grosse"
"Certo che se non me lo dicevi non lo sapevo!"
Alle superiori ero con la Rara. Stavamo uscendo da scuola e un ragazzo disse qualcosa di davvero poco carino. Lanciai uno sguardo assassino e il ragazzo abbassando lo sguardo cambiò strada.. "L'avessero detto  a me mi sarei messa a piangere, non so come fai tu a stare tranquilla"
Sarà un caso ma tutte le volte in cui ho risposto a tono alle offese nessuno si è più permesso di dire altro. Di continuare a prendermi in giro. Chi offende in questo modo è una persona senza valore. Si ciba dell'insicurezza degli altri, gode nel ferire ma si sente umiliato se all'altro non tocca.
Non fatevi sfiorare da chi non vi conosce. Non lasciatevi ferire da chi di voi vede solo quanto siete grassi o quanto è grosso il vostro naso. Non vi dirò che siete belli anche così. Che ognuno è bellissimo a modo suo. Gli scorfani esistono, inutile negarlo.
Siate orgogliosi di ciò che avete costruito e non di ciò che la genetica vi ha dato. Come non farsi ferire non so dirvelo. So che io ho dovuto sprecare tante lacrime e trattenere tanta rabbia.
Pian piano ci si riesce. Le offese gratuite ormai non mi toccano più.
Per la troppa sincerità ci devo ancora lavorare. Nei giorni di sconforto frasi come quella del Tizio che piaceva a Mia cercano di sfiorarmi.
Allora racconto a qualcuno la storiella e cominciamo a ridere parlando di quanto a volte gli uomini siano idiotii (gli uomini idioti non esistono geneticamente quindi è lecito prenderli apertamete in giro senza ritegno).


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 12 agosto 2011

Rossa di capelli... (osate dirlo daaai)


Finalmete sono arrivate le tanto agognate tinte! Wohooo.



Decoloro per eliminare la ricrescita. Spiaccico su la tinta semi-permanente Dark Tulip della Direction. Mi sporco di tinta le ascelle. Faccio una strage in bagno. Aspetto. Vado a sciacquarmi via la tinta. Dipingo la vasca di fucsia. Mi acceco ripetutamente con l'acqua sporca di tinta. Mi tampono i capelli. Mi guardo allo specchio.



 



OMMIOOOODDDIOOOO SONO VIOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA



Ecco. Programmavo fossero rossi, tendenti al fucsia. In realtà sono un rosso-viola-fucsia. Qualcosa di simile al magenta.
Ho anche il blu che proverò più avanti :D Per ora straconsiglio il sito da cui le ho comprate.


Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 9 agosto 2011

Sembra un post simpatico ma non lo è. GnèGnè.

Che sono una gran impicciona già lo sapete e neanche sto qua a dirvelo. C'è da dire a mia difesa che il mio interesse è dato dal divertimento e dalla leggerezza. Non c'è morbosità, non c'è cattiveria. Se mi diverte lo faccio, altrimenti fottesega.
In realtà tutto ciò che ho appena scritto è per potermi bullare meglio della soddisfazione personale ottenuta in questo periodo.
Come ho detto ho smesso di parlare ormai da un po' con Biscotto. Ero partita convintissima battendomi il petto dicendo che mai avrei visitato il suo profilo o letto il suo blog. GIAMMAI, forse. Ecco, ero poco convinta anche io della mia riuscita e invece zero. Non una visita, nulla di nulla.
Prima era interessante. Mi divertiva trovare il maggior numero di donzelle con cui lui copulava, non conoscevo il nome di nessuna di loro eppure di 6 conosco il volto.
Dopo un po' è diventato doloroso. Soprattutto per quelle post-nontrombiamocipiù. All'apparenza così insulse e scialbe, noiose e persino patetiche. Impressioni forse suscitate da sentimenti molto simili alla gelosia ma inevitabili in una come me che ha sempre giocato a fare la diversa dalle "altre".
Buttandolo fuori dalla mia vita il continuare ad interessarmi a lui non era nè divertente nè doloroso. Semplicemente il nulla più assoluto.
Mi ha sempre spaventato questo lato di me. Il modo in cui riesco ad eliminare così facilmente le persone dalla mia testa. L'indifferenza con cui vengono trattati. Non riesco ad odiare quelli che mi hanno ferito. Mi sono indifferenti. A volte dico delle cattiverie ma sono pronunciate solo per il gusto di divertire chi mi chiede in merito. Quando butto fuori le persone dalla mia vita non le amo e non le odio. Non ricordo di averle amate nè odiate. Non c'è tenerezza o divertimento per i momenti passati insieme, non c'è rancore per le parole o i comportamenti offensivi. Solo un grande vuoto, molto ricordi sfocati e privi di qualsiavoglia sentimento. Come se fossero scene di un film guardato distrattamente alla tivì.
Quando li incontri nuovamente e senti l'indifferenza ti chiedi se davvero eravata così amici. Se non sono solo un'invenzione quei ricordi fatti di dormire insieme, mangiare insieme, giocare alla play insieme e i viaggi fatti insieme. Quelle parole dette e le confidenze fatte, le lacrime e le risate a crepapelle. Mi chiedo se sono reali perchè so che sono bei ricordi ma non mi suscitano sentimenti.
E ora invece mi chiedo se davvero con Biscotto ero così a mio agio. Proprio non lo ricordo. So di aver pianto, di essermi confidata e di averlo abbracciato quando stavo male. Ma a rivere ora qui momenti quasi mi sorprendo di come mi fossi lasciata andare.
Forse capita a tutti così, è il normale funzionamento della psiche. Però mi dispiace. Vorrei essere contenta dei momenti passati insieme a quelle persone che mi hanna accompagnato per periodi della mia vita e invece sento il nulla. Non ringrazio di aver conosciuto chi non è più affianco a me. Ringrazio chi ancora mi è accanto. Chi mi sopporta e continua a starmi vicino.
Prima di prendere una decisione cambio spesso idea. Forse è da stupidi, da schiocchi e da immaturi ma non sono mai tornata su i miei passi. Il massimo che posso fare e cambiare giro e tornare da un'atra direzione.


Baci ma anche no
Mia Samsa

mercoledì 3 agosto 2011

Gianmarco.

Io ho una chitarra. Si chiama Gianmarco. Che è un po' un nome di merda per una chitarra.
Un giorno conosco un ragazzo:
"Piacere Gianmarco"
"Piacere Mia"
"Ah! La mia chiarra si chiama Mia."
"La tua chitarra ha un nome?"
"Tutto ciò che ho ha un nome"
Diventammo amici e così mi sembrò carino dare il nome del ragazzo alla mia chitarra. Però Gianmarco è un nome davvero orribile per una chitarra.
Ho smesso di suonarla quando mi sono tagliata l'anulare sinistro. 5 punti e una cicatrice lunga tutta la prima falange. Facevo schifo a suonare quindi nessuna perdita per il mondo della musica.
Ormai fa da prendipolvere, tranne un breve periodo in gennaio dove è addirittura venuta con me in trasferta a Località Segreta.
Stasera era là che mi guardava e così ho deciso che l'obbiettivo di quest'estate sarà imparare a suonarla. E poi vado in spiaggia a suonare per gli altri che limonano. Che tanto anche senza chitarra non limonerei.
Le ho dato una bella ripulita dalla polvere, dalle ditate e dall'idea che l'ultima persona che l'ha suonata non portava i pantaloni. Poi ho preso in mano il mio fichissimo plettro giallo fluo e...  vabbè in realtà ho solo accordato il la. Però cioècioè rispetto al solito è tantissimo. Ecco.

Lei è Gianmarco. La foto è stata fatta solo per bullarmi di possedere una chitarra.


Baci ma anche no
Mia Samsa