giovedì 30 giugno 2011

Settimana a punti 4 come le stelline e le paperelle.

Massì faccio la bulla trasgressiva e scrivo la settimana a punti di giovedì e non di lunedì.

- Sono andata a ballare al Borgo di domenica. Indi serata gay.
- C'erano alcuni etero che mi hanno palpato il culo manco fossero al Beach Solaire.
- Al Beach Solaire ci sono i tipi pieni di coca e alcol che per fermarti ti arpionano per la faccia.
- Un gay bear mi ha fatti i complimenti per il cerchietto con cappellino di paillettes e piume che portavo. Se vincevo l'oscar come migliore attrice ero meno contenta.
- Io amo i cerchietti sobri.
- Tipo che se fossi una lady inglese porterei quei cappelli enormi e pacchiani con la stessa disinvoltura del mollettone sciatto, 50 cents al mercato, in voga fra le casalinghe. Le casalinghe ovviamente sono di Voghera.
- L'altro giorno c'era un tipo figo con i pantaloni aderenti. Così ho pensato bene di controllare se fosse dotato.
- Il punto è che mi ha visto così anche lui si è guardato il pacco. No, bimbo, non hai la patta aperta ti stavo proprio fissando il pacco.
- Il tipo figo lo incontro sulla 45 e quando mi sgama che lo fisso sollevo il libro che sto leggendo di scatto pensando che così non se ne accorga. Ahaha maccerto.
- Penso che attaccherò un biglietto sulla copertina del libro con scritto "RIMORCHIAMI". No, così, è un idea.
- Alle 10.30 ho detto vado a dormire alle 11. Alle 11 ho detto 11.30. Ora è l'una. Ho una forza di volontà enorme.
- Le bastarde infami, leggasi zanzare, continuano a pungermi sui piedi.
- A me quelli che ti fissano insistentemente le tette fanno un po' schifo.
- Ho una faccia. Ed è molto più graziosa delle puppe.
- Io poi ho il complesso delle puppe. Non mi sono mai piaciute.
- Biscotto le definì strabiche.
- Comunque Biscotto mi faceva anche dei bellissimi complimenti.
- Tipo che quando si stava trombando mi disse che avevo delle belle sopracciglia.
- Come dice Dino "è un gay a cui piace la patata".
- Padre ha fatto per la prima volta un riferimento alla mia vita sessuale. Era qualcosa tipo "Se vogliono mangiare la polpetta..."
- Le metafore sono una roba di famiglia.
- Madre si chiede come possa trombarmi chicchessia senza starci insieme. Urge farle un corso di educazione sessuale.
- Basta. Ho finito.
- Stasera avevo voglia di scrivere minchiate.
-Si era capito?
- Amen e pasta con la violenza per tuttti.


Baci ma anche no
Mia Samsa

mercoledì 29 giugno 2011

Non è chic.

Ok. L'altra notte non era gastroenterite.
Era un attacco di panico.
Solo che mi pareva brutto alla domanda "Cosa ti senti?"  rispondere:
"Sto moreeeendo"
Non è chic.


Baci ma anche no
Mia Samsa

martedì 28 giugno 2011

Stati ipnopompici 2

Sono anni che faccio questo incubo. Magari cambia la destinazione o chi parte con me ma tutto si svolge sempre nello stesso modo.

Devo andare in un posto, prendo il treno insieme a qualcuno, in questo caso Dino. Il treno è uno di quelli che fa tratte internazionali, non so da cosa lo capisco ma lo so.
Salgo sul treno ma ad un certo punto la persona che sta con me si allontana. Ad un certo punto capisco che sta per succedermi qualcosa di brutto. Sento una forte sensazione di disagio e capto alcuni segni dell'imminente sventura. Questa volta mi si stacca un cerotto e l'mp3 che sto ascoltando suona una canzone dedicata dal cantanta ad un amico morto.
Non aspetto chi è con me. Mi butto fuori dal treno. Capito in questo sobborgo ed è notte. Incontro sempre una ragazza. Strana ed inquietante. La incolpo della sventura che mi stava per accadere ma lei mi dice che è merito suo se ho capito che stava per succedere. Io mi irrito ancora di più e cerco di risponderle ma lei se ne va ridendo entrando in qualche edificio.  Questa volta una chiesa.
Mi sveglio di soprassalto. Sono disperata e corro da Madre in cerca di conforto. Lei cerca di strangolarmi. Io ho paura. Padre interviene e si risolve tutto. Andiamo tutti insieme da qualche parte.

Sono anni che il sogno si ripete.Cambiano gli scenari o i protagonisti ma faccio sempre le stesse cose.
Di solito faccio incubi quando sono stressata ma questo arriva all'improvviso.
Stasera ci ripenso, intanto vado a lavoro. EvvivaTopoGigio.


Baci ma anche no
Mia Samsa

She's a maniac. Maniac on the floor ma anche no.

Ho trovato un video tag con 'sta roba e volevo informarvi delle mie 5 manie. Sentivo che il mondo non poteva andare avanti senza. Come avete vissuto fino ad ora? (Bene, anzi meglio).

1) Sintomi di autismo: Se volete sapere quanto ho studiato chiedetemi quanto mi fa male la schiena, perchè? Perchè quando studio faccio avanti e indietro con il busto. Madre mi credeva matta e i miei compagni di classe mi prendevano per il culo perchè ero solita farlo anche mentre ero interrogata. Se non posso farlo non riesco a ripetere ciò che ho memorizzato e non riesco, in fase studio, a memorizzare quello che leggo.
2) Mettiti un pannolotto: Faccio la pipì prima di andare a letto. Anche se non mi scappa. Anche se l'ho fatta 5 minuti prima. Non riesco ad andare a dormire. Mi peserebbe troppo il culo dovermi alzare durante la notte per andare in bagno.
3)Almeno una foglia di fico: Non riesco a stare nuda. Dopo la doccia, o dopo all'ammore, cerco sempre di rivestirmi in fretta. Devo almeno mettermi le mutande e una maglietta. Mi sento nuda a stare nuda u_u
4)Usala per strangolarti: Porto sempre la sciarpa. Non riesco a stare senza. Se me la dimentico, come è successo nel week-end di Pasqua, sto tutto il tempo a ripetere di non avere la sciarpa e che sicuramente mi ammalerò. Poi mi ammalo davvero, ma questo è perchè ho degli anticorpi che invece di aiutarmi complottano per annientarmi.
5) Ingoia prima: Non è una roba sconcia. Tranquilli. Semplicemente io subito, e dico subito, dopo mangiato devo bere il caffè e fumarmi la sigaretta. A volte piuttosto che aspettare che la macchinetta salga bevo quello avanzato o scaldo al microoende l'acqua e mi faccio quello solubile. Mi sono fatta dei nemici continuando a ripetere dopo il pranzo "Facciamo il caffè? Caffè? Oh ma il caffè?"

Ho finito. O forse no. Ne ho troppe, mi sa che ho bisogno di un 5 manie bis. Per ora però ho finito.
La messa è finita.
Andate in pace.
E chi dorme non piglia pesci.
E direi che è anche difficile pescare mentre si dorme.
Il verbo pescare mi fa venire in mente due pesche che cozzano.
Ah. Mania supplementare: devo sempre dire stronzate deliranti, altrimenti non sono contenta.


Baci ma anche no
Mia Samsa

lunedì 27 giugno 2011

HOT n COLD

Avete presente quando finisce l'inverno e comincia a far caldo?
Quel periodo in cui non sai mai se mettere il cappotto o no.
Un giorno uscendo ti rendi conto che sei l'unica a portarlo ancora ma è tardi e non puoi tornare indietro. E provi un po' di quel senso di vergogna ma non perchè faccia caldo, tu stai benissimo con il cappotto addosso, è solo che tutti stanno in maniche lunghe e tu sei l'unica sfigatella che tieni ancora su il cappotto.
Ma se ti rendessi conto che stai portando il cappotto mentre gli altri sono in canotta e calzoncini corti?
No, non va. Non è solo qualche grado che non riesci a sentire. Sono 10, anzi 20 i gradi che non senti.
Perchè io sento freddo mentre tutti si sciolgono dal caldo?

sabato 25 giugno 2011

sdkjhdflshjdlkjhlkh EEEEEEEEEEEH MACARENA!!!

Ho una madre ansiogena, ve l'ho mai detto?
Ecco. Mia madre è il tipo che se vede un bambino cadere scappa.
Una volta, a tre anni, stavo mangiando e mi va di traverso qualcosa. Madre va in panico, chiama Padre e quando questo arriva di corsa, mi prende e mi, letteralmente, lancia in braccio a lui.
Ieri notte mi sento male. Comincio ad avere freddo, vertigini, nausea e tremori.
Sveglio Padre, chiedo di portarmi alla croce bianca. Spero che Padre stia zitto e non dica nulla a Madre. Spera bella.
"Mia sta male, la porto alla croce bianca"
"fggbngbvdffdvnfdjbjfbgdv Mia gfsgfdd male jfdghdfsgdv cosa? GINOOOOO fdgnfvfn mi vesto vvfvbfadga sdkjhdflshjdlkjhlkh EEEEEEEEEEEH MACARENA!!!"

Il medico finge di vistarmi e mi dice che è gastroenterite. Torno a casa, sto ancora male. Mi metto sul divano. Ad un certo punto vedo Padre e Madre salire con delle sdraio da spiaggia.
"Dormiamo qua con te."
CRISTO.
Ormai è l'alba. Cerco di dormire ma ad ogni movimento che faccio Madre si sveglia e mi chiede cosa succede. Mi alzo per andare a fumarmi una sigaretta, faccio cadere il telecomando. Madre si alza di botto "MIAAAAAA".
"Madre, cazzo, già sto male, se poi ti ci metti pure tu..."

Padre invece è un uomo pratico, quando gli ho detto che stavo male mi ha fatto sdraiare a forza, mi ha dato dell'acqua e zucchero ed è stato tranquillo, anzi mi ha pure cazziato perchè non volevo stare buona mentre lui andava in bagno.
"Ho capito che stai male, ma posso farmela una pisciata?"
Awwwww che uomo.

Alle 8 vado in cucina. Sono tutti addormentati, carini carini ammassati nel salotto. Li ho trovati davvero tenerelli. La mia famiglia, quanto è addormentata, è bellissima.


Baci ma anche no



Mia Samsa

mercoledì 22 giugno 2011

E tu cosa voti?

"Io ho votato Idv"
"Ma dai?!?"
"Sìsì, mi sono letto il programma e mi sembrava buono."

Era la sera in cui decisi di voler concretizzare, e far morire, quei due anni di frequentazione con Paul. Lì seduto sulla sedia non c'era più il ragazzo che tanto mi aveva fatto girare la testa, non avevo più paura di conoscerlo. Così parlavamo a ruota libera, facevo domande che non avevo mai osato fare prima. Quando ero cotta di lui evitavo certi discorsi per paura che risultasse essere davvero un ragazzo a modo o, al contrario, risultare essere davvero un ragazzo non a modo.
Quella sera mi resi conto di quanto fossi stata stupida nei due anni precedenti. L'avevo marchiato come un fighetto poco intelligente e non mi ero mai curata di verificare se quel marchio fosse adatto o meno.
Non volevo scrollarmi quel pregiudizio di dosso, quel pregiudizio era l'unica cosa che mi permetteva di tenere una certa distanza da lui. Posso mai stare con un fighettino, io?
Non lo so neanche ora. Probabilmente la risposta sarebbe stata no ma non lo so e non lo saprò mai con certezza.

Dovrei dunque smetterla di passare al microscopio chiunque, trovare il minimo difetto e ingigantirlo fino a farlo diventare insopportabile. Si dovrebbe, nei limiti, vivere e lasciare evolvere il tutto naturalmente. Senza paletti e senza  troppe paranoie.
Paranoia Acida. Stigrancazzi.


Baci ma anche no
Mia Samsa

lunedì 20 giugno 2011

Figurati se.






Baci ma anche no
Mia Samsa

Se si divertono loro...

C'è chi ha paura degli insetti, dei ragni, dei serpenti, della morte, dei fantasmi, del sangue o dei posti chiusi.

Poco fa Madre entra correndo in camera mia, sembra spaventatissima "Chi è uscito dalla porta?". Spalanco gli occhi, la mia stanza è accanto alla porta ma non ho sentito nulla.
"Ho visto uscire un ragazzo con la zainetto!"
Esco dalla stanza. C'è Padre che guarda fuori dalla porta d'ingresso. "Padre l'ha visto uscire dal cancellino! Aveva lo zainetto". Padre annuisce.
Comincio a correre su e giù per la sala. "Davvero? Ma com... uuuh uffaaa chi era? Maaadre dai! Davvero? Io non dormo in mansarda! Voglio la porta così posso chiuderla."
Entrambi annuiscono e stanno fuori dalla porta con aria preoccupata. "Ma è andato via ora?" Madre mi guarda preoccupata "Sì.Ma può sempre ritornare."
La guardo bene. Guardo anche Padre. Entrambi si mettono a ridere.
"SIETE DEGLI STRONZI!!!"

Ecco. Io ho due fobie. Una è quella dei capelli/peli. Indovinate un po' l'altra?
Si fottano.


Baci ma anche no
Mia Samsa

venerdì 17 giugno 2011

Le parrucchiere sgarbate

Durante un corso di formazione al call center salta fuori che le parrucchiere sono molto maleducate.
"Sapete qual è il problema? Voi siete convinti, ancora prima di iniziare la chiamata, che quella vi risponderà male. Così chiamate e quella magari vi risponde davvero male e voi pensate di aver ragione e vi formate questo pregiudizio. Il punto è che quando troverete una parrucchiera gentile neanche ve ne accorgerete perchè avrete attivato quel processo mentale per il quale tenderete a generalizzare il negativo e a minimizzare il positivo. La parrucchiera è stata gentile? Beh, è sicuramente un caso isolato. La parrucchiera è stata sgarbata? Tutte le parrucchiere sono sgarbate. Se volete fare bene il vostro lavoro, ma in generale ricordatevene anche nella vita, dovrete invertire il processo mentale.  Generalizzate il positivo e minimizzate il negativo!"

Sapete che dopo quel corso di formazione non ricordo di aver chiamato una parrucchiera sgarbata? Anzi, ne ho beccate più di un paio gentili.


Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 16 giugno 2011

Tardone is the new maiali spolverati di glitter

Il bello di noi donne è che siamo tutte diverse.
Una volta andammo in una discoteca a festeggiare il compleanno della Pira. Si era una decina, tutta carne giovane.
Entriamo nel locale, prendiamo da bere, ci guardiamo in giro e realizziamo l'orrore.
TARDONE! Ovunque. TARDONE!
Erano lì, appoggiate al bancone, con le loro minigonne e i loro stivali neri. Sono lì in attesa che qualcuno le rimorchi. Troppo trucco sul viso o poco trucco ma messo male.
Sono donne  che ad un certo punto decidono di evadere. Si comportano come ventenni, pensano di poter apparire come ventenni semplicemente acconciandosi da giovincelle.
Ad un pezzo di carne in macelleria puoi anche mettere un fiocco rosa e spolverarci sopra dei glitter ma rimane un animale morto e sventrato.
E loro possono imbellettarsi e atteggiarsi ma rimangono ciò che sono. Donne che non sono donne. Che a guardarle fuori ti sembrano proprio delle donne ma dentro hanno il marcio dell'insoddisfazione.
Spero sul serio di non diventare una tardona. Spero sul serio che superati i 35 non abbia null'altro con cui riempire il mio ego se non il fatto di rimorchiare giovani sprovveduti o vecchi viscidi.


Baci ma anche no
Mia Samsa

mercoledì 15 giugno 2011

Non mi farebbe male

Ci sono giorni in cui mi sento davvero un'ignorantella.
Dannato libro che sto leggendo. E dannata lista dei libri "già pubblicati nella collana".
Stamattina comincio a leggere La pelle di Curzio Malaparte.
Ad un certo punto nominano LaFontaine: "Dovrei leggere qualcosa di più di LaFontaine"
Orazio: "Ecco, pure qualcosa di Orazio non mi farebbe male"
Virgilio: "Cazzo! Di Virgilio so poco e nulla"
E via così con Thoreau, Poe e Pindaro. Dovrei leggere molto di più.
Poi la mazzata finale.
Senofonte: "Dio, non so neanche chi è! Come cazzo faccio a non conoscerlo?"

Ecco. A volte mi sento proprio un'ignorantella. Sento di aver letto sempre troppo poco. Arrivo a sentirmi profondamente in colpa. "Come posso aver letto i racconti e i diari di Kafka e non Il processo! E ti pare che non ho letto neanche Siddartha di Herman Hesse? E direi che dovrei leggere anche Forster, Mann e Pennac! E poi sono quasi due anni che dico di dover leggere Panino al prosciutto e ancora non l'ho fatto."

Trovo sia esagerato vergognarsi solo perchè non si è letto un libro ma ci sono proprio persone senza pudore. Leggere non ti rende intelligente. Io sono piuttosto scemotta eppure leggo molto (per la media nè) ma appunto perchè sono poco intelligente che cerco di integrare con la cultura. Ecco. Forse leggere, informarmi, ammirare l'arte e la fotografia e cercare sempre di poter avere un'idea su tutto non mi ha reso una persona migliore però... non so, io nell'ignoranza e nell'assenza di cultura non ci trovo nulla di bello.

martedì 14 giugno 2011

Stati ipnopompici

C'è un grande via vai a casa mia, fuori in strada vedo un sacco di gente. Che succede? Una festa mi dicono. Arriva un ragazzo. Si suppone sia il mio ragazzo. Dice che si ferma da me per la festa. Il ragazzo mi porta al mare che non si sa come ma è fuori dalla mia strada. Torniamo dopo poco a casa e appare una ragazzetta. Senza presentarsi nè salutarmi si unisce a noi. Decidiamo di buttarci nella festa giù in strada. Rido e scherzo con il ragazzo ma ad un certo punto lo perdo. Brutta gente mi si avvicina, scappo. All'improvviso la strada è deserta, ci sono solo lui e la ragazzetta. Mi vengono incontro abbracciati, sembrano sbronzi, oserei dire fatti.
Mi incazzo. "Come cazzo hai potuto lasciarmi qui e andartene con lei?". Il ragazzo sbotta e mi dice che me la prendo troppo e poi la ragazzetta è venuta con lui.
"Ma io volevo stare con te! E poi chi cazzo è questa? Lei è con te? Io non  la voglio quella stronza in casa mia."
Il tutto diventa distorto. La ragazzetta parla per la prima volta "Casa tua? Tu sei in casa mia".
Mi guardo attorno. Ha ragione. Siamo in un soppalco con un grande finestrone. Mi avvicino alla finestra e guardo le luci della città. Mi giro e loro stanno bevendo qualcosa e intanto sono sdraiati e sembrano molto eccitati.
Il ragazzo me ne fa bere un sorso. Mi dice che è tipo un eccitante che però ti immobilizza il corpo. E infatti all'improvviso cerco di muovermi e non ci riesco. Tremo.
Passa tutto. Il ragazzo e la ragazzetta sono sempre più complici. Mi alzo
"Ma vaffanculo! O ti trombi lei o ti trombi me, cazzo!"
Il ragazzo mi guarda. Alza le spalle e indica la ragazzetta. Lei sghignazza. Si tromba lei.
Comincio a gridare. Lo copro di insulti. Cerco di scendere da quel cazzo di soppalco. Ma oscillo. Sono materassi. Siamo su una pila di materassi. Sotto però c'è un corridoio. Cerco di capire se posso scendere senza farmi male.
Il ragazzo mi afferra. Mi riporta sul letto, mi dice di calmarmi. Ci sdraiamo e io mi accoccolo a lui tranquillizzandomi per qualche istante.
Entra la polizia. La ragazzetta è una spacciatrice e una ladra. Sotto i cumuli di materassi trovano soldi, gioielli e droga.
La ragazzetta ha una faccia sconsolata. Non ci sono più i materassi. Lei è appoggiata ad un comodino strafatta. La portano via. Sembra stia per piangere.
Provo pena per quella ragazzetta ma sono incazzatissima con il ragazzo. Fra lei e me sceglieva quella cazzona ladra e fattona.

Mi sveglio arrabbiata come nel sogno. Come ha potuto alzare le spalle? Ha scelto lei cazzo!
Era solo un sogno. Già.


Baci ma anche no
Mia Samsa

lunedì 13 giugno 2011

Piccolo... così!

Sarà che sono donna (e a tette sono messa bene) ma non capisco tutta questa riservatezza dei ragazzi sulla dimensione dei loro dispenser.
Se io te lo chiedo e tu non mi rispondi ne deduco che hai qualcosa da nascondere. O meglio che da nascondere c'è ben poco, in questo caso.
Capisco che sia difficile trovare donne con l'hobby del miniaturismo però se siete nella media perchè vi fate problemi?

C'è addirittura gente che mente aggiungendosi centimetri. Cioècioè non è che se ti convinci di averlo di 20cm ti cresce. Beccati il tuo "nella media" e impara ad usarlo piuttosto.

(Ah! Io non sono una fan del miniaturismo.)



Baci ma anche no
Mia Samsa

sabato 11 giugno 2011

Jodellavitanonhocapitouncazzo

Sei in un grande garage e ti stai avviando alla tua macchina. Qualcuno ti afferra e ti tiene bloccata minacciandoti con un coltello. Oh sì è la tua fine, quello ti stupra, ti tortura anche, come minimo.
Sentite dei passi, vedi un uomo ma lui non vede te. Cazzo, può aiutarti, lui, ma devi urlare. Apri la bocca "Zitta o ti ammazzo". E quello ha un coltello può farlo davvero.
Che fate?

Gridate. E magari quello vi sgozza.
Gridate. L'uomo vi vede e lo stupratore scappa.

Non gridate. E la fine neanche ve la racconto.

Se scegliete di non gridare deciderete di non fare nulla per cambiare le cose. E poi? Poi come si convive con il rimorso di non aver fatto nulla?
Ma in questo caso nessuna delle opzioni è sbagliata. Perchè qui si tratta di vita o morte.

Però c'è gente che ragiona così anche con la felicità. Non voler essere felici per paura del dopo. E tutto questo ha senso? Ha un senso neanche provare a raggiungere la felicità per paura che questa, prima o poi, svanisca?
Ma non è forse vero che quando siamo tristi pensiamo e bramiamo i momenti belli avuti? E quando sei triste mica pensi a quanto di bello hai davanti a te. Pensi a quello che hai già visto.
Ma io vivrei cento giorni down per uno up. Perchè dopo quel giorno up ritorneranno i cento giorno down e così via, ciclicamente. Si ha bisogno di momenti felici per sopravvivere a quelli down.

Ma, io, deciderei di non gridare.


Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 9 giugno 2011

Tipo... tu lo sai?

Che poi cosa vuol dire conoscere una persona? Cosa conta alla fine?

Tipo, tu lo sai che sono mancina? Che mi piace il cocco e l'odore di vaniglia? Che il mio profumo preferito è l'hypnotic poison di Dior e che a 15 anni chiedevo ai miei i soldi per il bus ma alla fine ci compravo i manga?
Lo sai che i miei per punirmi mi portavano via i libri perchè era l'unica cosa per cui piangevo e che fra dolce e salato scelgo salato?
Tipo, lo sai che la settimana scorsa è morto uno dei miei zii e che i miei genitori sono anni che non si amano più?
E che ho un fratellino morto prima della mia nascita, lo sai? Te l'ho mai detto che sono stata concepita come cura per mia madre depressa e che dormo con la porta chiusa a chiave anche se sono da sola?
Lo sai che ho una passione per i cappelli e le palle con dentro la neve? Che se il mattino non bevo caffè sono nervosa e che quando sono triste sembro più allegra del solito?
Sai che il mio gusto di gelato preferito è la stracciatella e che sono allergica alle fragole? Che ho un sacco di nei e che odio il contatto con gli sconosciuti?

Alla fine nulla di questo conta. A volte ci viene semplicemente voglia di raccontarci a perfetti sconosciuti. A volte ci sono perfetti sconosciuti che vogliono sapere tutto di noi. E altre volte ci sono persono che conosci che sono come perfetti sconosciuti. Di te non sanno nulla, eppure ci hai parlato per ore. E quindi alla fine conta più che l'altro sappia o che voglia sapere? Quanto fiato abbiamo sprecato confidandoci con persone che non volevano sapere ma erano semplicemente curiose? Come puoi distinguere i curiosi da quelli che vogliono sapere? Forse non è possibile capirlo o forse quando lo capisci è troppo tardi.

Un giorno ero sul pullman con la Rara, era tutto il giorno che stavamo insieme e ci eravamo divertite un sacco. Faccio una battuta e cominciamo a piangere dal ridere.  Ad un certo punto però lei si fa seria.
"Che è successo?"
"Cioè?"
"Sei triste oggi."
"Cosa? Ma se sono ore che sto ridendo!"
"Appunto. Quando sei triste fai la scema più del solito."
"Non sono triste."
"Sì invece. Te lo si legge negli occhi. Cosa è successo?"
"Nulla. Giuro!"

Giurai il falso.


Baci ma anche no
Mia Samsa

Non mi dispiace, non me ne pento, ho dato la mia vita a gesù

Scegliere. Bisogna farlo. Ogni istante è una scelta.
Tipo: scelgo di andare a dormire e domani sono bella riposata o resto al piccì e domani sarò rincoglionita?
E lo yogurt lo mangio al miele o alle mandorle?
Ah e domani? Prendo il tram o mi faccio una passeggiata a piedi?
E se prendo il tram e quello deraglia? E se faccio una passeggiata e il tram deraglia e mi investe?
Oppure niente di tutto ciò. Me ne sto a casa.
Oggi sentivo dire che anche se fai una scelta sbagliata l'importante è che sia stata fatta per le ragioni giuste.
Starsene a casa non è la ragione giusta. Perchè magari il tram non deraglia e tu arrivi in ufficio sana e salva. Ridi e scherzi tutto il giorno, la sera esci e passi una splendida serata fra amici. Conosci qualcuno di nuovo e rivedi gente che pensavi fosse passata a miglior vita.
Però quel giorno potevi startene a casa. E il tram, se avesse voluto, sarebbe deragliato anche senza di te.


Baci ma anche no
Mia Samsa

 



p.s. Stranamente questa non è una graaaande metafora di qualche cosa che mi è successa. Semplicemente mi era piaciuta molto la frase che ho sentito tanto che ho voluto farci una riflessione. #chitel'hachiesto? E il titolo è colpa di Dino!

martedì 7 giugno 2011

Piutost che nient....l'è mei piutost!

Quando ero una giovincella ero perseguitata dalla sindrome "Piaci al mio migliore amico".
Ogniqualvolta fossi interessata ad un ragazzo mi ritrovavo alle calcagna l'amico.

Gil e Stef andavano sempre in giro insieme. A me piaceva tantissimo Gil e facevo di tutto per capitare sempre davanti alla sua classe. Un giorno decido di bigiarmela a scuola e vado alla stazione. Si avvicina Stef e mi chiede una sigaretta.
"Vieni nella mia stessa scuola, sai?"
"Oh.. sì mi pare di averti visto"
"Eheh... che fai te la bigi? Ti va di andare all'isola?"

T^T

Poi c'era Dade. Cotta paurosa. Era l'essere con il più bel viso mai visto.
Un sabato andiamo a ballare, sento una mano sulla spalla, mi giro e chi vedo? Alex. Il migliore amico di Dade.
"Ciao"
"o_o"
"..."
Scappo prima che possa dire qualcosa.
Il lunedì dopo me lo trovo alla stazione. Sono con la Barbara e Alex si avvicina.
"Hey, tu! Hai una sigaretta da darmi?"
"Uhm, no. Mi dispiace"
Sorride
"Sicura? Quindi niente sigaretta?"
"Eh, davvero... non ne ho"
Mi saluta e si allontana guardandomi. Torna dai suoi amici, tra cui Dade e ogni tanto alza la testa per sorridermi.
"Ci stava provando!"
"Cazzo dici?"
" A me non l'ha chiesta la sigaretta e stavo fumando."


Ora non sono più perseguitata. Ma nel senso che non piaccio nè all'interessato nè all'amico.
Piutost che nient....l'è mei piutost?? NO!


Piutost che piutost, l'è mei un toast.. piutost che un toast, l'è mei l'arost!




Baci ma anche no
Mia Samsa



 

lunedì 6 giugno 2011

Troy McClure


Salve! Sono Mia Samsa. Forse vi ricorderete di me per documentari come "Sei una fottuta falsa", "Dovevi farti i cazzi tuoi", "Ma l'ho presa bene e non mi urtano i due precedenti documentari" e "Sì. Continuo a fare battute su Troy McClure"






Baci ma anche no
Mia Samsa

Dream On.


Quando avevo 8 anni decisi che da grande sarei diventata una scrittice. La mia maestra mi spingeva tantissimo in questa cosa perchè a detta sua non aveva mai visto una bambina tanto portata come me.
Quando arrivai alle medie la mia professoressa di lettere non sembrava pensarla uguale. Così smisi di scrivere. Abbandonando definitivamente il mio sogno da scrittrice.
Ad un certo punto mi resi conto di essere piuttosto brava in arte. Volevo diventare Art Director. Vinsi una borsa di studio grazie ad un progetto inviato all'università. Purtroppo non potevo permettermi comunque quella scuola così provai all'accademia. Mi rifiutarono in modo brusco, tornai a casa e cancellai tutti i programmi e tutti i lavori fatti fino ad allora. Per mesi non riuscii ad aprire photoshop e smisi gradualmente con la grafica, ora mi limito a fare cazzate come la roba che vedete su questo blog.

Ora non voglio fare nulla. Ho 20 anni e nessun sogno. Purtroppo i sogni sono fatti solo per i presuntuosi e gli ingenui. Io mi lascio influenzare troppo dal giudizio degli altri e pecco di eccessivo realismo.
Generalizzo il negativo e puntualizzo il positivo.



Domani comincio a studiare per il test di Design e l'idea che possa capirci qualcosa di matematica è un sogno bello e buono.


Baci ma anche no
Mia Samsa




venerdì 3 giugno 2011

Consigli paterni.

Poco fa stavo facendo il caffè e la tele era sintonizzata su Beautiful. Ad un certo punto Padre si gira e fa:

"Non fidarti degli uomini! Loro non ragionano per i sentimenti ma per sfogare gli ormoni. Quindi non ti fidare quando uno ti dice qualcosa di carino. Il 95% è detto per arrivare dove vogliono arrivare e il restante 5 forse è sincero e puoi chiderti che cazzo sta cercando di dirti!"
Capito? Stai attenta. Gli uomini sono così. Pensano solo ad una cosa. Meglio che lo impari adesso."





Baci ma anche no
Mia Samsa

giovedì 2 giugno 2011

Quasi estate.


Gratta a questo giro. Blasfemie psicologiche. Sembra di dover fare la muta. Grattati la pelle, tirarla via. Strappati l'epidermide e senti l'aria sulla carne viva.
Falla cadere, Dionigi. Una. Due. Dieci. Cento volte. Non si vuole trafiggere questa testa da despota per una notte.
Stordimento. Scivola sul pavimento. Chi? Tu! Tu che eri il fottuto ritratto della felicità. Sei triste bambina mia? Fottesega. Vuoi raccontarmi la tua storia, bambina mia? Fottesega! Fottesega. Deve fotter sega.
Volevi innamorarti, bambina mia? Tu? A te fa schifo qualsiasi cosa. Anche la tua ultima ossessione. Pura in sua presenza e così meschina in sua assenza. Avesse letto i tuoi pensieri non sarebbe andato oltre la seconda volta.
Ora hai mal di testa. Da quanto hai mal di testa? Sono mesi. La vista, dici? Ti sei accorta che quando senti il panico, l'irritazione e l'insoddisfazione arriva il mal di testa? Ma tu dice che è la vista che cala.
Quante notti hai pianto questo mese? Fai prima a contare quelle in cui non hai pianto. Due volte eri stanca. E una eri a casa di un altro.
Speravi. Speravi potesse cambiare tutto in meglio e ti sei ritrovata a lavorare in un fottuto call center. Sì buongioro sono C... VAFFANCULO. Ti mandano affanculo. Uno in più.
E perchè piangi se ripensi a quel giorno? Eri contenta? Oh piccina. Da quanto non eri contenta? Troppo. E quanto ci hai messo a ritornare nell'abisso. Poche ore. Hai paura quando sei contenta.
Non è paranoia la tua, intuito. Riesci a percepire anche i più minimi cambiamenti nelle persone.
Più te ne convinci e più sembra palese. Vivi in una profezia autorealizzante e lo sai. Rifottute blasfemie psicologiche.
Ma tu sei paranoica e hai intuito. Non te ne convinci, accelleri i tempi.
Cosa hai fatto poco fa bimba? Ti pare sensato?
Smettila di fingere. Seriamente, bambina. Smettila di stare così. Non ti si può vedere.
Smettila di grattarti. Annusa l'aria. Siamo quasi in estate.
 



Baci ma anche no
Mia Samsa